Sommario
Come le api vedono le cose?
Le api infatti vedono solo quattro colori: giallo (arancio, verde giallastro) verde bluastro, blu e ultravioletto. Ogni fiore inoltre ha una sua particolare superficie riflettente che lo diversifica da tutte le altre specie in modo da poter rendere all’ape più agevole l’identificazione e l’impollinazione selettiva.
A cosa servono le antenne degli insetti?
Le antenne sono pertanto organi essenziali, usati dagli Insetti, per relazionarsi con l’ambiente circostante. Oltre alla funzione sensoriale, possono avere, in determinati gruppi sistematici, funzioni specifiche, ad esempio come organi da presa per l’accoppiamento o per la predazione.
Come vede il mondo un’ape?
Le api hanno occhi composti da 5.000 singoli omatidi. L’immagine che un occhio composto trasmette al cervello è come un mosaico di 5.000 pezzi. L’ape dunque vede in modo meno preciso e dettagliato dell’uomo. Qui potrete confrontare il modo di vedere il mondo dell’ape con quello umano.
Come le api vedono il mondo?
Se paragoniamo la vista delle api con quella dell’uomo, noteremo che l’occhio delle api ha una banda visibile semplicemente spostata verso lunghezze d’onda più corte: le api vedono dall’ultravioletto al giallo, gli uomini dall’azzurro al rosso.
Quanti occhi hanno le api?
Oltre gli occhi composti l’ape possiede tre occhi semplici o ocelli, disposti sulla fronte, la loro funzione sembra sia di vedere gli oggetti molto vicini, funzionano più come celle foto-elettriche che come occhi.
Come vedono gli insetti impollinatori?
Gli insetti impollinatori riescono a vedere lunghezze d’onda di luce diverse da quelle percepite dall’occhio umano. Il colore di un fiore può apparire un colore totalmente diverso alle api e alle farfalle rispetto a come appare a noi.
Quali colori preferiscono le api?
Gli insetti come vespe, api e calabroni preferiscono i colori scuri. Evitate i colori come il giallo e l’arancione poiché li attirano.
Cosa fu la radiazione gamma?
La radiazione gamma fu riconosciuta come una differente radiazione fondamentale da Rutherford nel 1903 e venne così chiamata con la terza lettera dell’alfabeto greco, che segue alfa e beta. Oltre alla maggiore capacità penetrante dei raggi gamma, Rutherford notò anche che quest’ultimi non venivano deflessi dal campo magnetico.
Quali sono le radiazioni non ionizzanti?
Le radiazioni non ionizzanti comprendono le radiazioni elettromagnetiche in cui i fotoni non hanno energia sufficiente per ionizzare gli atomi e le molecole che costituiscono la materia biologica. Alcuni esempi di radiazioni non ionizzanti sono: radiazione ultravioletta (UV) luce (visibile all’occhio umano) radiazione infrarossa (IR)
Quali sono i due tipi di radiazione?
A causa della sovrapposizione degli intervalli energetici oggi in fisica i due tipi di radiazione sono definiti in base alla loro origine: i raggi X sono emessi dagli elettroni (sia da quelli orbitali sia per bremsstrahlung) mentre i raggi gamma sono prodotti dai nuclei, da eventi di decadimento particellare o da eventi di annichilazione.