Sommario
- 1 Qual è il congedo di maternità lavoratrici dipendenti?
- 2 Qual è il periodo di congedo per la maternità?
- 3 Qual è la retribuzione per la maternità?
- 4 Quando deve essere inviata la domanda di congedo di maternità?
- 5 Cosa è il congedo di maternità?
- 6 Come usare il congedo di maternità?
- 7 Come si paga l’indennità di maternità?
- 8 Quando è obbligatorio il congedo per la maternità?
- 9 Qual è l’obbligatorietà del congedo per le lavoratrici dipendenti?
- 10 Qual è la durata dell’indennità?
- 11 Qual è l’indennità di maternità per congedo parentale?
- 12 Come fruire del congedo straordinario al datore di lavoro?
- 13 Quando deve essere presentata la domanda di congedo di maternità?
- 14 Qual è la durata del congedo di maternità?
Qual è il congedo di maternità lavoratrici dipendenti?
Congedo di maternità lavoratrici dipendenti Le lavoratrici dipendenti hanno l’obbligo di astensione dal lavoro nel periodo che va dai due mesi precedenti alla data presunta del parto fino ai tre mesi dopo il parto. Questo periodo può essere esteso per motivi legati alla salute della lavoratrice oppure a mansioni rischiose.
Qual è il periodo di congedo per la maternità?
Tutte le lavoratrici, che siano dipendenti, autonome o iscritte alla Gestione separata Inps hanno diritto a beneficiare del periodo di congedo per maternità, anche noto come periodo di aspettativa prima e dopo il parto.
Come fare domanda di congedo di maternità INPS?
Come e quando fare domanda di congedo di maternità Inps La domanda di congedo di maternità Inps dovrà essere inviata prima dei due mesi che precedono la data prevista per il parto e il termine ultimo è fissato al massimo entro un anno dalla fine del periodo indennizzabile.
Qual è la retribuzione per la maternità?
Durante il periodo di congedo per maternità, le lavoratrici conservano un’indennità giornaliera pari all’80% della retribuzione; molti contratti collettivi pongono a carico del datore di lavoro il restante 20%. I periodi di maternità sono computati ai fini contributivi, dell’anzianità di servizio, della tredicesima e delle ferie.
Quando deve essere inviata la domanda di congedo di maternità?
La domanda di congedo di maternità Inps dovrà essere inviata prima dei due mesi che precedono la data prevista per il parto e il termine ultimo è fissato al massimo entro un anno dalla fine del periodo indennizzabile.
Come si può lavorare durante il congedo parentale?
La risposta è negativa in entrambi i casi, ma esistono delle situazioni particolari nelle quali si può lavorare durante il congedo parentale. Vediamo insieme diritti e obblighi relativi all’astensione obbligatoria e facoltativa per maternità.
Cosa è il congedo di maternità?
Il congedo di maternità [1] consiste nell’obbligo per la donna lavoratrice di astenersi dal servizio nei mesi immediatamente antecedenti e successivi alla data del parto. Non si tratta di una facoltà, ma di un vero e proprio dovere, tant’è vero che il congedo di maternità è anche conosciuto come astensione obbligatoria.
Come usare il congedo di maternità?
Congedo di maternità: congedo facoltativo di 1 giorno, in alternativa alla madre lavoratrice e in sua sostituzione. Il trattamento economico di questi due tipi di congedo è pari al 100% della retribuzione. Per usare il congedo occorre presentare una specifica richiesta al datore di lavoro con un preavviso di almeno 15 giorni.
Quando può essere richiesto il congedo parentale?
Il congedo parentale può essere richiesto dai genitori anche contemporaneamente e il padre può assentarsi fin dalla nascita del figlio. I periodi di congedo parentale non utilizzati da uno dei due genitori non possono essere utilizzati dall’altro.
Come si paga l’indennità di maternità?
Una di queste è costituita dal mancato pagamento, da parte dell’azienda, dell’indennità di maternità. Questa somma, per legge, viene erogata direttamente dal datore di lavoro, che poi ne chiede il rimborso all’Inps (in alcuni casi paga direttamente l’istituto previdenziale).
Quando è obbligatorio il congedo per la maternità?
Il periodo di congedo obbligatorio per maternità, poi, può essere ulteriormente anticipato, o posticipato sino a 7 mesi dopo il parto, se le condizioni di lavoro o ambientali sono pregiudizievoli alla salute della lavoratrice o se la stessa è addetta a lavori pericolosi, faticosi o insalubri e non può essere spostata ad altre mansioni.
Come si prevede l’indennità di maternità delle lavoratrici autonome?
L’indennità di maternità delle lavoratrici autonome si prescrive in un anno, ma possono essere idonei a interrompere la prescrizione tutti gli atti scritti volti a far valere il diritto. Congedo di maternità per le lavoratrici parasubordinate e per le libere professioniste
Qual è l’obbligatorietà del congedo per le lavoratrici dipendenti?
L’obbligatorietà del congedo per le lavoratrici dipendenti è sancita dal “Testo Unico sulla maternità e paternità” (decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151) che vieta ai datori di lavoro di adibire le donne al lavoro durante il periodo di congedo di maternità.
Qual è la durata dell’indennità?
La durata è sempre di cinque mesi ma l’indennità, commercianti, coltivatrici dirette, colone, mezzadre, imprenditrici agricolo a titolo principale, dovrà essere inviata prima dei due mesi che precedono la data prevista per il parto e il termine ultimo è fissato al massimo entro un anno dalla fine del periodo indennizzabile.
Qual è il periodo di congedo per maternità obbligatorio?
Il periodo di congedo per maternità obbligatorio inizia, nella generalità dei casi, dai 2 mesi prima del parto, per terminare 3 mesi dopo il parto. La durata del congedo obbligatorio va invece da un mese prima del parto ai 4 mesi successivi in caso di richiesta della flessibilità da parte della lavoratrice.
Qual è l’indennità di maternità per congedo parentale?
L’indennità di maternità erogata dall’Inps per congedo parentale è pari al 30% della retribuzione media globale giornaliera rmgg, riferita al periodo di paga mensile precedente a quello d’inizio del congedo. La contrattazione collettiva può, poi, prevedere l’integrazione a carico del datore di lavoro.
Come fruire del congedo straordinario al datore di lavoro?
È possibile fruire del congedo straordinario anche nel periodo compreso tra la data di scadenza del verbale rivedibile e il completamento della procedura sanitaria di revisione. Per poter fruire del congedo anche in questo periodo il lavoratore deve presentare una nuova domanda. Domanda congedo retribuito Legge 104 al datore di lavoro
Chi paga l’indennità di maternità?
Chi paga la maternità? L’indennità di maternità è pagata dall’Inps, anche se l’azienda può essere tenuta, secondo le previsioni del contratto collettivo, a corrispondere un’integrazione.
Quando deve essere presentata la domanda di congedo di maternità?
La domanda di congedo di maternità deve essere presentata all’INPS telematicamente due mesi prima dell’inizio del congedo (le lavoratrici autonome trasmettono la domanda telematica a parto avvenuto) e non oltre un anno dalla fine del periodo indennizzabile.
Qual è la durata del congedo di maternità?
La legge prevede un caso in cui la durata complessiva del congedo di maternità può superare i 5 mesi, e cioè il caso in cui il parto, fortemente prematuro (circolare INPS n. 69/2016), avvenga prima dei due mesi antecedenti la data presunta del parto. In questo caso la madre avrà diritto al congedo di maternità per:
Qual è il congedo di maternità dopo il parto?
Congedo di maternità dopo il parto, con la circolare numero 148 del 12 dicembre 2019 l’INPS fornisce le istruzioni per le modalità di fruizione del periodo indennizzabile. Il documento spiega che alla lavoratrice è data la possibilità di scegliere di astenersi dal lavoro dopo il parto, nei successivi 5 mesi .