Dove nasce la torta fritta?
Gnocco, crescentina, torta fritta, chisolino o pinzino: un nome, una ricetta. Tra influssi longobardi e origini emiliane, questa ricetta ha piantato le sue radici nelle province di Modena, Reggio Emilia e Bologna, tanto da ottenere il riconoscimento di “prodotto agroalimentare tradizionale” (PAT).
Come si conservano le focaccine fatte in casa?
Basteranno pochi minuti in un forno ben caldo o al microonde per consumarle morbide e soffici come appena sfornate. In alternativa potete conservare le focaccine morbide per qualche giorno in un sacchetto di plastica ben chiuso, rimarranno soffici e pronte da consumare anche per cena al posto del pane.
Cosa si mangia con il gnocco fritto?
Ad esaltarne il sapore, il gnocco viene accompagnato da prosciutto crudo, salame di Felino, mortadella Bologna, coppa e altri salumi del luogo. Come formaggi c’è la crescenza, lo squacquerone, il gorgonzola o il taleggio, che incontrando il calore dello gnocco si sciolgono dolcemente.
Chi ha inventato la torta fritta?
Le origini della Torta Fritta sono da ricercarsi nella tradizione culinaria dei Longobardi che tramandarono la ricetta agli emiliani durante la loro dominazione, iniziata nel 568 d.C.
Perché si chiama torta fritta?
“Torta fritta” rimanda all’abitudine che si aveva un tempo di spolverare lo gnocco con abbondante zucchero prima di mangiarlo a fine pasto.
Come conservare la focaccia in frigo?
Per conservarla fragrante a lungo avvolgetela in pellicola alimentare e mettetela in frigorifero. Al momento di gustarla scaldatela per pochi minuti in forno.
Come congelare le focacce?
Metodo 2: congelare dopo la cottura. Procedete normalmente fino alla fine (impasto, lievitazione, forma, lievitazione, cottura), quindi aspettate il completo raffreddamento, infine poggiate tutto su un vassoio coperto di carta forno e congelate.
Cosa abbinare alle crescentine?
In questo caso riuscire a rispondere a come abbinare le crescentine è facilissimo: basta scegliere prodotti del territorio di alta qualità. Immancabili sono la mortadella di Bologna, il prosciutto crudo di Parma e, ancora, la coppa piacentina. Le crescentine si abbinano particolarmente bene ai formaggi spalmabili.
Come scaldare il gnocco fritto?
Come scaldare il gnocco fritto? Entrambi si possono preparare in anticipo e riscaldare prima di servire (tornano come nuovi). Lo gnocco lo dovete tenere steso in una teglia, senza salarlo, e riscaldarlo in forno a temperatura massima per qualche minuto.