Sommario
- 1 Cosa si intende per varietà linguistica?
- 2 Cosa si intende per minoranze linguistiche in Italia?
- 3 Quando una lingua può essere definita minoritaria?
- 4 Che cosa si intende per varietà di una lingua e Continuum?
- 5 Quali sono le minoranze linguistiche riconosciute dallo Stato italiano?
- 6 Quali sono le minoranze?
- 7 Quali sono i tratti principali dell’italiano regionale?
Cosa si intende per varietà linguistica?
Una varietà di lingua si può definire come un insieme coerente di elementi (forme, strutture, tratti, ecc.) di un sistema linguistico che tendono a presentarsi in concomitanza con determinati caratteri extralinguistici, sociali (Berruto 2004).
Cosa si intende per minoranze linguistiche in Italia?
Per minoranze linguistiche si intendono gruppi di popolazione che parlano una lingua materna diversa da quella di una maggioranza: quest’ultima si identifica normalmente coi parlanti che hanno come lingua materna la lingua ufficiale dello Stato di cui sono cittadini.
Quando una lingua può essere definita minoritaria?
Una lingua minoritaria (o lingua di minoranza) è un sistema linguistico che deve rispondere a tre requisiti: a) che sia utilizzato, in qualche misura e almeno in qualche classe di situazioni e con alcune funzioni, presso una o più comunità o gruppi parlanti all’interno di una determinata entità politico-amministrativa; …
Quali sono le varietà dell’italiano?
VARIETÀ DIAMESICA L’italiano varia a seconda del mezzo (orale o scritto). Il parlato ha infatti regole diverse (più elastiche) rispetto allo scritto. La sociolinguistica si occupa soprattutto delle ultime tre varietà (diastratica, diafasica e diamesica).
Come si definisce una variante linguistica a seconda del luogo in cui è diffusa?
La variazione diastratica è dunque riconosciuta, anche se non sempre a livello consapevole, dagli stessi parlanti che le assegnano il valore di importante indicatore della collocazione dell’individuo nella collettività. Lo studio della variazione diastratica può essere affrontato da diversi punti di vista.
Che cosa si intende per varietà di una lingua e Continuum?
In linguistica un continuum è un “insieme di varietà linguistiche non separate da confini netti, ma con punti di contatto e di sovrapposizione tali da determinare il passaggio graduale dell’una nell’altra”: esempi in Architettura della lingua e varietà dell’italiano.
Quali sono le minoranze linguistiche riconosciute dallo Stato italiano?
Questi dodici gruppi linguistici (albanesi, catalani, croati, francesi, francoprovenzali, friulani, germanici, greci, ladini, occitani, sardi, sloveni) sono rappresentati da circa 2.400.000/3.000.000 parlanti distribuiti in 1.171 comuni di 14 regioni, tutelati da apposite leggi nazionali (come la legge quadro 482/99) e …
Quali sono le minoranze?
Si definisce minoranza un gruppo sociale che, in una data società non costituisce una realtà maggioritaria in riferimento a: etnia (minoranza etnica), lingua (minoranza linguistica), religione (minoranza religiosa), genere (minoranza di genere), identità di genere, orientamento sessuale, condizione psicofisica e …
Quali sono le lingue minoritarie in Italia?
Quali sono le maggiori varietà di italiano regionale?
le varietà settentrionali, che comprendono tutte le sottovarietà gallo-italiche (piemontese, lombarda, ligure, emiliana, romagnola) e le varietà nord-orientali (Veneto, Trentino, Friuli); centrali (varietà: toscana e mediana, che a sua volta comprende Lazio, Umbria, Marche centrali); meridionali (Campania, Abruzzo.
Quali sono i tratti principali dell’italiano regionale?
L’italiano regionale è ognuna delle varietà della lingua italiana, specifica di un’area geografica, che possiede caratteristiche intermedie tra il cosiddetto “italiano standard” e gli altri idiomi di uso locale (lingue o dialetti che siano).