Sommario
Cosa serve per aprire un ufficio di consulenza?
Per avviare un’attività di consulenza, come si diceva, occorre aprire un partita IVA, ma anche affidarsi a un buon commercialista, che per una piccola attività in fase di avviamento vi chiederà circa 2000 Euro l’anno.
Cosa serve per aprire una società di consulenza finanziaria?
Aprire una società finanziaria: iter burocratico
- Apertura Partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate;
- Iscrizione presso l’Albo dei consulenti finanziari;
- Iscrizione all’Inps e all’Inail;
- Iscrizione al registro delle imprese presso la Camera di Commercio;
- Segnalare al comune l’avvio dell’attività almeno 1 mese prima.
Come funziona una società di consulenza?
Le società di consulenza sono quelle imprese che forniscono in esternalizzazione servizi ad aziende clienti o committenti in vari settori di consulenza (economico-finanziaria, legale, informatica, medica, ambientale, ecc…) avvalendosi del know how ovvero delle capacità di problem solving di propri consulenti.
L’importante è che sia dotato dei requisiti di sicurezza e di igiene previsti dalla legge e che sia arredato e strutturato per accogliere al meglio i clienti. Bisogna, poi, presentare al comune di competenza la dichiarazione di inizio attività e fare l’iscrizione al Registro Imprese della Camera di Commercio.
Cosa si fa in uno studio di consulenza?
Questo professionista si occupa di risolvere problemi di inquadramento del personale, gestisce relazioni, comunicazioni e pratiche principalmente con i Centri per l’Impiego, la Direzione del Lavoro, l’INAIL, l’INPS e con le Organizzazioni Sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro.
Quanto costa l’iscrizione all’Albo dei consulenti del lavoro?
La quota dovuta per l’iscrizione all’Ordine per l’anno 2021 è pari a euro 600,00 (seicento/00), così suddivisa: • euro 410,00 (quattrocentodieci/00) di competenza del Consiglio Provinciale; euro 190,00 (centonovanta/00) di competenza del Consiglio Nazionale.