Sommario
Come sono fatte le particelle alfa?
Le particelle alfa o raggi alfa (α) sono una forma di radiazione corpuscolare ad alto potere ionizzante e con una bassa capacità di penetrazione dovuta all’elevata sezione d’urto. Consistono di due protoni e due neutroni legati insieme dalla forza forte.
Cosa possiede una particella alfa?
Le particelle alfa, dette anche raggi alfa o elioni, consistono di due protoni e due neutroni, cioè nuclei di He (elio). Hanno una doppia carica positiva.
Quanto vale una particella alfa?
Per risolvere il problema bisogna applicare il principio di conservazione della carica elettrica. Ricordando che la carica di un protone è di 1,6∙10-32 C allora si avrà che la particella alfa sarà dotata di una carica pari a 3,2∙10-32 coulomb.
Quali sono le conseguenze dei raggi Alfa?
Effetti nucleari I neutroni, i raggi alfa e i raggi gamma estremamente energetici (> 20 MeV) possono causare trasmutazione nucleare. I meccanismi rilevanti sono l’attivazione di neutroni e la fotodisintegrazione.
Come si producono i raggi gamma?
I raggi gamma si distinguono dai raggi X per la loro origine: i gamma sono prodotti da transizioni nucleari o comunque subatomiche, mentre i raggi X sono prodotti da transizioni energetiche dovute a elettroni che da livelli energetici quantizzati esterni vanno in livelli energetici liberi più interni.
Quali nuclei decadono emettendo particelle alfa?
In fisica nucleare il decadimento alfa è quel tipo di decadimento radioattivo per cui un nucleo atomico instabile (radionuclide) trasmuta emettendo una particella α, ossia un nucleo di 4He.
Cosa sono le particelle alfa Rutherford?
Le particelle alfa sono particelle piccole e positivamente cariche che vengono spontaneamente emesse da certe sostanze come l’uranio e il radio. Rutherford li scoprì nel 1899. Nel 1908, cercava di misurare precisamente il rapporto carica-massa.
Quanto pesa una particella alfa?
La massa risulta circa 6,6•10-27 grammi, cioè coincidente con la massa dell’atomo di elio; la carica elettrica è 9,55•10-10 u. e. s., cioè, salvo il segno, il doppio della carica elettronica; essa coincide dunque con la carica elettrica del nucleo dell’elio; la velocità varia, secondo la provenienza, da 109 a 2•109 cm. …