Sommario
Chi paga la TARI proprietario o affittuario?
Secondo quanto previsto dalla legge di Stabilità 2014, che ha introdotto la Iuc, il pagamento della Tari spetta al proprietario residente nell’immobile, in caso di affitto all’inquilino che occupa l’immobile, in caso di comodato a colui che lo usa.
Quando si può chiedere l’aumento dell’affitto?
L’unico modo che hanno le parti di aumentare il canone di affitto è attendere la prima scadenza dei 4 anni o le successive e recedere, di comune accordo, dal contratto, siglandone uno nuovo, con il prezzo variato in aumento.
Quando si aggiorna il canone di locazione?
Generalmente, per i canoni di locazione, è il mese precedente a quello indicato nel contratto come inizio della locazione. 2 comma 3) dove può essere prevista la rivalutazione istat al 50% nel secondo anno di locazione.
Come si chiama la tassa sugli affitti?
La cedolare secca è il regime agevolato di tassazione dei redditi derivanti dall’affitto di immobili a fini abitativi. La cedolare secca si applica anche ai contratti commerciali stipulati entro il 2019.
Quanto paga il proprietario su un affitto?
Su un immobile dato in affitto per uso abitativo è richiesto il 2% del canone annuo a titolo di imposta di registro. Quindi, ad esempio, con un canone annuo pari a 5.400,00 euro (450,00 euro per i 12 mesi dell’anno) l’imposta di registro dovuta sarà pari a 108,00 euro per ogni anno di durata del contratto di affitto.
Quali imposte si pagano in caso di locazione?
Secondo quanto previsto dal nostro sistema tributario, i canoni di locazione costituiscono un reddito per chi li percepisce e, come tali, devono essere dichiarati all’Agenzia delle Entrate e tassati ai fini Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche).
Quale sono le tasse da pagare per affitti?
per i contratti a canone libero (di durata superiore a 30 giorni), l’aliquota è pari al 21% del canone di locazione annuo; per i contratti a canone concordato, l’aliquota (agevolata) è pari al 10%.