Sommario
Che cosa si intende per consumatore?
a) consumatore o utente: la persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale (2) o professionale eventualmente svolta; f) codice: il presente decreto legislativo di riassetto delle disposizioni vigenti in materia di tutela dei consumatori.
Chi può assumere la qualifica di consumatore?
Lgs. n. 206/2005 e più volte modificato, da ultimo nel 2016, genericamente indicato come “codice“, definisce come consumatore “la persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta” (art. 3).
Chi tutela il cliente?
Per garantire il rispetto dei principali diritti, i clienti possono far appello alle associazioni dei consumatori. Queste, organizzate senza scopo di lucro, spesso sono coadiuvate da esperti e professionisti pronti a prendere le difese dei clienti più deboli.
Chi è il cliente non consumatore?
Perciò, su queste basi, la giurisprudenza considera professionista e non consumatore: ed è anche professionista e non consumatore il soggetto che per avviare un’attività imprenditoriale o commerciale o professionale stipula contratti per procurarsi servizi o beni indispensabili per iniziare l’attività stessa [4].
Cosa si intende per consumatore e professionista?
Il legislatore ha previsto che consumatore possa essere soltanto la persona fisica. Il professionista viene definito come “la persona fisica o giuridica che agisce nell’esercizio della propria attività imprenditoriale commerciale, artigianale o professionale, ovvero un suo intermediario”.
Quali sono i consumatori primari?
Consumatori primari: sono tutti quegli organismi che si alimentano di sostanze prodotte da altri organismi e perciò sono detti eterotrofi. Consumatori secondari: comprendono tutti gli animali che si nutrono di consumatori primari, come i pesci e i grandi predatori.
Quando il professionista e consumatore?
Di conseguenza, la stessa persona fisica che svolge attività imprenditoriale o professionale deve considerarsi “consumatore” quando conclude un contratto per esigenze di vita quotidiane estranee all’esercizio di attività professionali o imprenditoriali.