Sommario
Quali sono i tre tipi di radici?
Esistono tre tipologie di radice: sistema radicale a fittone; sistema fascicolato o fastellato e radici avventizie.
Quando un radicale è definito?
Le CE di un radicale dipendono dal suo indice, a seconda che sia un numero pari o un numero dispari. Se l’indice è pari, bisogna imporre che il radicando sia maggiore-uguale a zero. Se l’indice è dispari, il radicale è definito a patto che lo sia il radicando, ossia l’espressione sotto radice.
Cosa è un radicale?
I radicali in Matematica sono numeri definiti mediante radici con indice intero. I radicali possono essere espressi sotto forma di potenze con esponente fratto mediante una semplice regola, e godono di alcune proprietà che ne semplificano il calcolo.
Quali sono le tipologie di radice?
La radice può avere diverse forme e questo permette di classificarla in varie categorie. Esistono tre tipologie di radice: sistema radicale a fittone ; sistema fascicolato o fastellato e radici avventizie.
Come si spiega la formazione della radice?
Teorie sulla formazione della radice. Per spiegare la formazione della radice sono state proposte due teorie: nel 1868 nacque la teoria di Hanstein (o teoria degli istogeni) secondo la quale tutto il complesso dell’apice si origina da una o poche cellule iniziali che si dividono asimmetricamente dando origine a due cellule.
Quali sono le radici fascicolate?
Le radici sono suddivise in fasci. Questa tipologia di radice è propria soprattutto delle graminacee, cereali e piante da foraggio, come ad esempio il miglio. Numerose radici fascicolate accumulano riserve di nutrimento, formando così radici tuberizzate, dette “bulbo-tuberi”.
Qual è la zona di distensione della radice?
La zona di distensione nella radice è più breve che nel fusto. Nella zona di differenziazione le cellule possono ancora distendersi, ma iniziano già fenomeni di differenziazione a partire dal pleroma (ad es. si formano i primi vasi del protoxilema).