Sommario
Come fare bene una iniezione intramuscolare?
Il metodo standard di iniezione intramuscolare prevede di eseguire un movimento rapido e deciso (tipo tardo) con la mano dominante che introduce l’ago a 90° rispetto al sito scelto, dopo aver steso la cute tra le dita della mano non dominante.
Chi può fare le iniezioni intramuscolo?
Sicuramente l’infermiere non è solo la figura che esegue iniezioni intramuscolari, ma ha conoscenze teorico-pratico finalizzate alla prevenzione delle complicanze legate ad una procedura poco attenta.
Chi può fare le punture in caso di bisogno?
Le iniezioni vanno fatte da infermieri o medici. Può provare a chiedere ad una farmacia. Talvolta le farmacie hanno elenchi di professionisti disponibili, come iniziativa di informazione della singola farmacia.
Quali sono le sedi di elezione per l’iniezione intramuscolare?
Le sedi di elezione per l’iniezione intramuscolare sono: deltoidea, vastolaterale e ventrogluteale. Le altre non sono raccomandate salvo diversa indicazione specifica per tipologia di farmaco. Bisogna avere una adeguata conoscenza delle sedi e procedere ad un uso appropriato per poter minimizzare i danni associati alle iniezioni intramuscolari.
Come si elimina l’infiammazione dopo l’iniezione?
Dopo che l’infiammazione si è attenuata, il drenaggio è eliminato. Dopo l’operazione di apertura dell’ascesso dopo l’iniezione, il medico prescrive un trattamento antibatterico empirico con penicilline, cefalosporine, farmaci fluorochinolonici, aminoglicosidi.
Quali sono i sintomi dell’iniezione?
arrossamento del luogo in cui è stata effettuata l’iniezione; gonfiore; dolore da pressione; dolore senza pressione; mobilità della capsula (come se “giocasse” tra le dita); aumento della temperatura locale. Le caratteristiche comuni includono: sensazione di debolezza, stanchezza; mancanza di bramosia per il cibo;
Qual è la terapia intramuscolare?
La terapia intramuscolare rientra tra i metodi più utilizzati per la somministrazione di farmaci e benché sia ampiamente diffusa è una pratica non scevra da rischi e complicanze sia di tipo infettivo (trasmissione di un elevato numero di patogeni inclusi batteri, virus, funghi e parassiti) che non infettivo (ascessi reazioni anafilattiche).