Come curare il piede piatto negli adulti?
Inizialmente la terapia è di tipo conservativo. Il paziente deve portare dei plantari con sostegno, in modo che la volta del piede assuma una forma normale. Grazie a questo accorgimento i tendini e l’articolazione non subiscono le tensioni che hanno portato alla degenerazione, arrestandola.
Quanto dura un intervento al piede piatto?
La correzione chirurgica del piede piatto è un intervento mininvasivo. Sia nell’adulto, che nel bambino, si ricorre all’endortesi, un’operazione molto semplice che dura circa 20 minuti per piede. Viene fatta su entrambi i piedi, in anestesia locale.
Come si risolve il piede piatto?
Piede piatto: quali trattamenti possibili? Il principale trattamento utilizzato per il piede piatto è rappresentato dai plantari ortopedici. Non si tratta di una terapia volta a curare il disturbo ma a correggere la postura del bambino mantenendo sollevato l’arco plantare, con benefici sul cammino.
Cosa comporta avere i piedi piatti?
Possibili conseguenze del piede piatto comprendono alluce valgo, dita a martello, fasciti plantari, metatarsalgie, tendinopatie (soprattutto a carico del tendine del muscolo tibiale posteriore), artrosi e crollo della volta plantare.
Cosa fare se hai i piedi piatti?
Trattamento
- Utilizzo di ortesi plantari podologiche (o semplicemente plantari).
- Esercizi di stretching (o allungamento muscolare) per tutti i muscoli della gamba che fanno riferimento al tendine d’Achille;
- Utilizzo di scarpe ortopediche per piedi piatti;
Cosa fare dopo intervento piede piatto?
I tempi di recupero dopo l’operazione per il piede piatto per poter iniziare attività sportiva sono di circa 3 mesi. Subito dopo l’intervento viene applicato un tutore/stivaletto per circa 15 giorni. Già dal giorno successivo all’operazione è possibile camminare con i tutori con l’aiuto delle stampelle.