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Che cosa è la depressione bipolare?
È una patologia che fa parte dei disturbi dell’umore. Umore indica uno stato emotivo persistente che, quando estremo, altera sentimenti, pensieri e comportamenti. Si definisce bipolare perché sono presenti due estremi o poli: la depressione e la mania.
Quale medico diagnostica il bipolarismo?
La diagnosi è clinica, effettuata dallo specialista psichiatra sulla base dei sintomi e della loro evoluzione storica.
Quanto tempo ci vuole per diagnosticare il bipolarismo?
Il disturbo bipolare ciclotimico Per la diagnosi di Disturbo Ciclotimico è necessario per almeno due anni avere numerosi periodi con sintomi ipomaniacali che non soddisfano i criteri per l’episodio maniacale e numerosi periodi con sintomi depressivi che non soddisfano i criteri per l’episodio depressivo maggiore.
Il disturbo bipolare o Maniac-Depressive Disorder era in passato definito sindrome maniaco-depressiva. È una patologia che fa parte dei disturbi dell’umore. Umore indica uno stato emotivo persistente che, quando estremo, altera sentimenti, pensieri e comportamenti.
Quali sono le cause del disturbo bipolare?
Le cause ipotizzate per il disturbo bipolare sono eterogenee e comprendono fattori biologici, genetici e ambientali. Fattori biologici. Neurochimica – viene considerato l’effetto della serotonina e di un suo deficit, che provoca un effetto sulle sinapsi del sistema nervoso centrale simile alla depressione.
Come distinguere depressione bipolare e depressione unipolare?
Depressione unipolare e depressione bipolare. La fase depressiva del disturbo bipolare appare simile alla depressione “maggiore” o unipolare. Per questo motivo, non è semplice distinguerla da quest’ultima. In ogni caso, chi soffre di depressione bipolare si lamenta più spesso di sintomi atipici rispetto a chi è affetto dalla depressione maggiore.
Come curare la depressione bipolare?
Per curare la depressione bipolare e il disturbo bipolare in genere, è necessario che il paziente che soffre di questa patologia si sottoponga ad un trattamento a lungo termine, anche attraverso farmaci stabilizzanti dell’umore, antidepressivi e antipsicotici.