Sommario
Per cosa viene utilizzato il teflon?
Il teflon è conosciuto soprattutto per il suo utilizzo come rivestimento antiaderente sulle padelle e in altri utensili per la cucina, in quanto idrofobico e altamente resistente al calore.
Che significa PTFE?
Il polimero prese il nome di politetrafluoroetilene (PTFE) e quello che tutti conosciamo come uno dei più comuni rivestimenti antiaderenti è quindi in origine una polvere inodore, bianca e leggera, che non si scioglie in acqua e in nessun solvente.
Quando viene prodotto teflon?
Il teflon iniziò a essere utilizzato per le pentole antiaderenti soltanto negli anni ’60.
Come riconoscere una padella in teflon?
Il PTFE si presenta come un solido di colore bianco, plastico, liscio, inodore, idrorepellente, inerte chimicamente e che sopporta anche elevate temperature: il teflon rimane stabile fino ad una temperatura di 200°C (temperatura che difficilmente si raggiunge cucinando con una piastra elettrica, a induzione o con i …
Cosa si cucina nella padella antiaderente?
Oltre alle verdure, nella padella antiaderente potete cucinare una miriade di cibi, pensate a tutte le ricette a base di uova oppure alla preparazione di carni e del pesce.
In che anno sono uscite le padelle antiaderenti?
Avendo escogitato una modalità per unire l’alluminio al materiale detto politetrafluoroetilene o teflon, Gregoire fu in grado nel 1954 di realizzare la prima padella antiaderente.
Come è fatta una padella antiaderente?
Il rivestimento antiaderente è generalmente a base di teflon, un polimero inerte con elevata resistenza termica e chimica. Il teflon è sicuro e testato per l’uso in cucina: non contiene nichel, metalli pesanti o PFOA.
In che anno nasce il teflon?
Scoperto per caso nel 1938 dal chimico Roy J. Plunkett, il teflon era uno dei nomi commerciali del PTFE polimero (abbreviazione di politetrafluoroetilene). La scoperta del teflon fu infatti come spesso accade del tutto casuale.