Sommario
Chi ha scoperto i globuli rossi?
Karl Landsteiner nacque 148 anni fa oggi a Baden, in Austria, e fu uno dei più importanti biologi e fisiologi tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo: grazie alle sue intuizioni, le trasfusioni di sangue furono rese più semplici e sicure, riducendo i rischi di incompatibilità tra donatore e ricevente.
Cosa indicano i globuli rossi?
La conta dei globuli rossi quantifica il numero totale di eritrociti presenti nel sangue dell’individuo e viene spesso utilizzata nella valutazione generale dello stato di salute della persona, come parte dell’esame emocromocitometrico.
Quando preoccuparsi per i globuli rossi alti?
Globuli rossi alti: quando preoccuparsi. In generale, se l’aumento dei globuli rossi è di lieve entità e temporaneo non c’è da preoccuparsi; al contrario se il numero è eccessivo e si notano i sintomi collegati alla policitemia è fondamentale consultare il medico per un controllo specifico. Solo in questo modo si potranno evitare rischi.
Quali sono i valori normali dei globuli rossi?
In generale, i valori normali dei globuli rossi nel sangue sono 4.52 – 5.90 x1012 per litro negli uomini; il valore è, invece, di 4.10 – 5.10 x1012 per litro nelle donne. A differenza di quando sono bassi, l’aumento del numero degli eritrociti è definito in medicina con il termine policitemia.
Quali patologie causano la conta dei globuli rossi?
Tra le patologie che causano l’aumento della conta dei globuli rossi troviamo quelle che colpiscono i polmoni e causano una limitata produzione di ossigeno. Tra queste la bronchite, la broncopneumopatia cronico-ostruttiva (BPCO) e la fibrosi polmonare.
Quali sono le membrane dei globuli rossi?
La membrana dei globuli rossi è composta come tutte le membrane cellulari da un doppio strato lipidico in cui si inseriscono numerose proteine con funzioni differenti. Su queste ultime si fissano varie sostanze, in particolare glucosio e galattosio, che determinano il gruppo sanguigno.