Quanti giorni spettano a un dipendente per lutto?
Il CCNL non dispone di un limite temporale entro cui utilizzare i 3 giorni, anche non continuativi, concessi al dipendente per ogni evento relativo alla perdita del coniuge, di parenti entro il secondo grado, di un soggetto componente la famiglia anagrafica o convivente stabile, di affini di primo grado.
Quanti giorni spettano in caso di morte di un nonno?
La normativa nazionale prevede che i lavoratori hanno diritto a tre giorni lavorativi all’anno di permessi per lutto familiare o per grave infermità di un parente entro il secondo grado (figli, genitori, fratelli, sorelle, nipoti e nonni).
Quali sono i giorni di lutto concessi dalla legge?
I giorni di lutto concessi dalla legge sono tre, nell’arco di un anno lavorativo, e possono anche essere non continuativi.
Quando si parla di permessi per lutto?
Quando si parla di permessi per lutto e per gravi motivi familiari, quindi, si è nel campo dei permessi retribuiti per motivi personali. A riconoscere questo diritto è l’ articolo 4 della legge dell’8 marzo 2000 che riconosce ai lavoratori dipendenti la facoltà di astenersi dall’attività lavorativa nei giorni successivi ad un lutto,
Quali sono i permessi retribuiti per lutto?
I permessi retribuiti per lutto possono essere richiesti anche in caso il funerale si svolga all’estero, e devono essere goduti entro sette giorni dal decesso. Per poterli ottenere, è necessario informare il datore di lavoro dell’evento e specificare i giorni in cui si intende usufruire del permesso,
Quando si parla di permessi per lutto e per gravi motivi familiari?
Quando si parla di permessi per lutto e per gravi motivi familiari, o di un parente entro il II grado di parentela il lavoratore ha diritto a tre giorni di permesso retribuito. In questi tre giorni di assenza quindi il dipendente continua a percepire la normale retribuzione.