Come si calcola il deflatore implicito del PIL?
Il deflatore del PIL è un rapporto tra PIL nominale e PIL reale, espresso in percentuale. La formula di calcolo è la seguente: Deflatore PIL = PIL nominale / PIL reale * 100%. Il PIL nominale è espresso nei prezzi correnti del periodo e del PIL reale – nei prezzi dell’anno base, che sono rimasti invariati.
Come calcolare il tasso di crescita del PIL nominale?
Il PIL misura il valore dei beni e servizi prodotti in un certo anno (aumenta lo stock di ricchezza). PIL nominale = (quantità di mele x prezzo delle mele) + (quantità di arance x prezzo delle arance) + …….. Se tutti i prezzi raddoppiassero e non variasse la quantità, il PIL raddoppierebbe.
Come calcolare il tasso di disoccupazione?
Il tasso di disoccupazione si calcola mettendo in rapporto percentuale (si esegue una semplice divisione e si moltiplica per cento) il numero dei disoccupati e il totale della forza lavoro. Per forza lavoro si intende l’insieme degli individui dai 15 ai 64 anni che hanno una occupazione o la cercano. Il termine “disoccupati” non dovrebbe
Qual è il tasso di disoccupazione giovanile?
Il tasso di disoccupazione giovanile si calcola in maniera identica, con l’unica differenza che la forza lavoro si limita agli individui tra i 15 e i 24 anni. Discorso totalmente diverso per la disoccupazione frizionale , che è la disoccupazione provvisoria, causata dal passaggio da un lavoro all’altro (in genere non supera i due mesi).
Quali sono i tassi di disoccupazione in Europa?
Con tassi di disoccupazione del 10.2% in Italia e Francia, dell’8.1% nel Regno Unito e del (drammatico) 25.1% in Spagna, la disoccupazione, specialmente quella di lungo periodo, è una delle realtà più preoccupanti che l’Europa sta cercando di combattere senza molto successo. Ma a cosa è dovuto questo fenomeno?
Qual è il tasso di disoccupazione del terzo trimestre?
Tasso di disoccupazione ISTAT: gli ultimi dati. Fatte queste specificazione, è possibile valutare i dati ISTAT, ossia le sue rilevazioni del tasso di disoccupazione. Il terzo trimestre ha fatto segnare un pessimo 11,6% (quella giovanile è al 37,5%). Il trimestre precedente aveva fatto segnare la stessa percentuale (giovanile al 36,8%).