Sommario
Come proteggere un parco nazionale?
Cercare i segni dell’uomo, rispettando la cultura locale. Lasciare a casa l’automobile, usando i piedi, la bicicletta o le navette del Parco. Vivere l’esperienza con calma, seguendo i ritmi della natura. Riportare a casa i propri rifiuti e, se capita, raccoglierne almeno uno lasciato dagli altri.
Perché è importante avere riserve naturali?
I parchi naturali sono degli ambienti non contaminati dall’intervento dell’uomo, ovvero che rimangono al loro stato selvaggio. Sono dei luoghi molto importanti, poiché hanno delle caratteristiche distintive per quanto riguarda la flora, la fauna e la bellezza; per questo vengono protetti.
Cosa rappresenta il sistema dei parchi nazionali?
Il sistema dei parchi nazionali [1] rappresenta l’embrione di quella che oggi è meglio definibile come la disciplina delle aree protette, intesa come protezione della natura, nel rispetto del principio costituzionale di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema.
Quali sono i parchi nazionali d’Italia?
I parchi nazionali d’Italia sono aree naturali protette terrestri, marine, fluviali o lacustri italiani, che contengano uno o più ecosistemi intatti (o solo parzialmente alterati da interventi antropici) e/o una o più formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche, biologiche d’interesse nazionale ed internazionale, per valori naturalistici
Cosa prevede la nuova legge di disciplina dei parchi?
La nuova legge di disciplina dei parchi, approvata in prima lettura al Senato della Repubblica, prevede l’istituzione di due nuovi parchi nazionali, quello del Matese tra Molise e Campania, e quello di Portofino in Liguria, e una nuova delega per la creazione del Parco interregionale Delta del Po.
Quando si parla di parchi, riserve e oasi faunistiche?
In Italia si parla comunemente di parchi, riserve, oasi faunistiche: definiamo il significato delle diverse zone di protezione.