Chi tra questi gruppi non faceva parte del Terzo Stato?
Il t.s. comprendeva tutti coloro che non appartenevano né al primo stato (cioè il clero, diviso in alto e basso clero) né al secondo stato (cioè la nobiltà): vi rientravano dunque le classi borghesi e popolari.
Chi componeva il Terzo Stato e quali erano gli obiettivi politici dei suoi membri?
Rivoluzione francese, 1789 – Il terzo stato e la questione del voto. Il Terzo Stato, composto da tutti i francesi non nobili e non chierici che di solito erano braccianti rurali o contadini ma anche mercanti, banchieri, funzionari e avvocati minori.
Cosa voleva il Terzo Stato nella rivoluzione francese?
Il terzo stato proponeva una votazione per testa, in maniera tale da far emergere anche i voti delle mosche bianche degli altri ordini (tra i nobili e il clero erano presenti anche dei sostenitori del terzo stato, come Sieyes) che altrimenti sarebbero andati dispersi.
Come nasce il Terzo Stato?
A seguito delle pressioni subite, il monarca Luigi XVI convocò nel maggio del 1789 i tanto desiderati Stati Generali.
Quali sono le richieste del Terzo Stato?
Nel loro complesso, le rivendicazioni del Terzo Stato consistevano nell’abolizione della decima e dei diritti feudali, con o senza diritto di riscatto.
Per quale ragione i deputati del terzo stato proposto il voto per testa e non per ordine?
Votare per testa significava che ad ogni rappresentante eletto era concesso un voto; votare per ordine voleva dire che il clero, la nobiltà e il Terzo Stato, dopo aver discusso separatamente, avrebbero portato le decisioni nell’assemblea generale esprimendo ciascuno un solo voto.
Quali furono i motivi che portarono alla spaccatura del Terzo Stato?
Il 95% del popolo francese apparteneva al Terzo Stato, stanco dei soprusi degli altri due ceti. Sostanzialmente quindi le cause principali sono l’inadeguatezza del sovrano e la crisi economica che portarono il Terzo Stato alla ribellione.
Che cosa avvenne nella sala della Pallacorda il 20 giugno 1789?
Il giuramento della Pallacorda fu un patto stipulato il 20 giugno 1789 in Francia. Fu Bailly, da presidente dell’Assemblea, a proporre il famoso giuramento, ricordato come Giuramento della pallacorda – scritto da Jean-Baptiste-Pierre Bevière – e fu anche lui il primo a pronunciarlo e a sottoscriverlo.