Sommario
- 1 Quale DOAC scegliere?
- 2 Cosa significa terapia NAO?
- 3 Quando sospendere NAO?
- 4 Quale DOACs è maggiormente escreto a livello renale?
- 5 Quali sono le abitudini alimentari del paziente anticoagulante?
- 6 Quali sono gli anticoagulanti orali?
- 7 Cosa si intende per fibrillazione atriale non valvolare?
- 8 Cosa dice la nota 97?
Quale DOAC scegliere?
Il DOAC che ha dimostrato il miglior profilo di sicurezza nel soggetto anziano, pertanto di prima scelta in questa tipologia di pazienti, è l’apixaban: nello studio ARISTOTLE, il tasso di sanguinamento maggiore con apixaban 5 mg due volte al giorno rispetto al warfarin era più basso nelle fasce di età 65-74 e ≥ 75 anni …
Cosa significa terapia NAO?
I nuovi anticoagulanti orali (NAO) sono una classe di farmaci indicati per la prevenzione dell’ictus, dell’embolia e della FA. Agiscono sul fattore X della cascata della coagulazione. Le molecole attualmente in uso in Italia sono: rivaroxaban, apixaban e dabigatran.
Cosa vuol dire NAO in medicina?
Ambulatorio NAO (Nuovi Anticoagulanti Orali)
Qual è l’unico DOAC che non si può utilizzare secondo le recenti ESC Guidelines per una eGFR 15 29?
In Europa dabigatran è controindicato nei pazienti con eGFR < 30 ml/min; per rivaroxaban, apixaban ed edoxaban è invece prevista una riduzione del dosaggio se l’eGFR è compreso tra 15 e 29 ml/min e sono controindicati per eGFR < 15 ml/min (Tabella 2).
Quando sospendere NAO?
Si raccomanda di sospendere l’anticoagulazione almeno 48h prima dell’intervento chirurgico nei pazienti con funzione renale nella norma. Nei pazienti con funzione renale compromessa è richiesta un’interruzione più lunga, in particolare se assumono Dabigatran.
Quale DOACs è maggiormente escreto a livello renale?
Dabigatran. Dabigatran, il capostipite dei DOACs, è anche quello che presenta la percentuale maggiore di eliminazione renale, ma è anche l’unico dializzabile e l’unico per il quale, al momento, esiste un antidoto dedicato (a breve arriverà anche quello per le altre tre molecole).
Cosa sono i DOAC?
Gli anticoagulanti Orali ad Azione Direttta (DOAC): Apixaban (Eliquis), dabigatran etexilato (Pradaxa), edoxaban (Lixiana/Roteas) e rivaroxaban (Xarelto) non sono raccomandati nei pazienti con sindrome antifosfolipidica a causa del possibile aumento del rischio di eventi trombotici ricorrenti.
Cosa è un anticoagulante?
Un anticoagulante è un composto capace di rallentare o interrompere il processo di coagulazione del sangue, usato sia nella medicina di laboratorio, ad esempio nell’emocromo, sia sotto forma di farmaci per regolare la fluidità del sangue e vengono impiegati sia a scopo preventivo, quando un paziente è ad alto rischio di trombosi, ad esempio
Quali sono le abitudini alimentari del paziente anticoagulante?
L’alimentazione del paziente anticoagulato Il paziente in terapia anticoagulante dovrebbe mantenere abitudini alimentari costanti, evitando eccessi sia per quanto riguarda l’assunzione di cibo sia, soprattutto, quella di bevande alcoliche (il vino può essere bevuto con moderazione, meno di un bicchiere a pasto).
Quali sono gli anticoagulanti orali?
Anticoagulanti orali di tipo cumarinico: si tratta di derivati cumarinici somministrati per via orale che agiscono come antagonisti della vitamina K (vitamina implicata nella cascata della coagulazione). Anticoagulanti eparinici: comprendono l’eparina e i suoi derivati e vengono somministrati per via parenterale.
Quali sono gli effetti collaterali della terapia con anticoagulanti cumarinici?
Gli effetti collaterali che possono manifestarsi durante la terapia con anticoagulanti cumarinici sono molteplici; fra questi ricordiamo: Aumento del rischio di sanguinamento e della comparsa di complicanze emorragiche a carico di diversi organi e tessuti; Reazioni allergiche in individui sensibili; Nausea e vomito;
Quali valori di e GFR sono importanti limiti nella somministrazione di dabigatran?
Il trattamento con dabigatran etexilato in pazienti pediatrici con un eGFR < 50 mL/min/1,73 m2 è controindicato (vedere paragra- fo 4.3). I pazienti con un eGFR ≥ 50 mL/min/1,73 m2 devono esse- re trattati con la dose definita alla tabella 3.
Cosa si intende per fibrillazione atriale non valvolare?
La fibrillazione atriale non valvolare (FANV) è la più frequente aritmia nei pazienti ambulatoriali e si associa ad un incremento della mortalità e degli eventi tromboembolici ed emorragici.
Cosa dice la nota 97?
La Nota 97 introduce regole specifiche e raccomandazioni per il medico rispetto alla prescrizione e all’uso appropriato di tutti i farmaci anticoagulanti orali, dagli inibitori della vitamina K, fino agli inibitori diretti della trombina o del fattore Xa (cosiddetti NAO/DOAC).
Quando sospendere dabigatran?
Il Dabigatran va sospeso 24 ore prima di un intervento di chirurgia minore, di impianto di pace-maker o di coronarografia; 2-5 giorni prima in caso di chirurgia maggiore (neuro o cardio-chirurgia) o di procedure richiedenti anestesia spinale, in base alla funzionalità renale (vedi tabella successiva).
Cosa non mangiare per la fibrillazione atriale?
Per prima cosa è importante seguire una dieta povera di grassi di origine animale, come insaccati e formaggi, ed evitare l’abuso di sale e di dolci. Anche l’alcool deve essere ridotto: la quantità massima non dovrebbe superare i 2 bicchieri di vino al giorno per gli uomini e 1 per le donne.