Sommario
Cosa è il segreto professionale e la riservatezza?
Viene definito segreto professionale “il dovere del medico, giuridicamente previsto, di non divulgare e proteggere tutto ciò che gli è stato confidato dal paziente o che può conoscere in ragione della sua professione, comprese le prestazioni profes- sionali effettuate e programmate”.
Cosa intendiamo per segreto professionale?
Il segreto professionale è disciplinato all’art. 622 c.p., che punisce chiunque, avendo avuto notizia di un segreto in virtù del proprio stato, ufficio, della propria professione o arte, lo rivela senza giusta causa o lo utilizza a proprio o altrui profitto, se dal fatto può derivare nocumento.
Chi riguarda il segreto professionale?
Può riguardare il libero professionista, il lavoratore subordinato o anche il dipendente pubblico, e spesso è tanto un obbligo deontologico oltre che giuridico.
Che cosa è il segreto?
a. Cosa o fatto che si tengono nascosti dentro di sé e non si rivelano a nessuno: il suo passato è un s. per tutti; tu hai sempre qualche s.; porterà il suo s. nella tomba; non ho segreti da nascondere; uomo, donna senza segreti, persona aperta, franca, leale.
Come si regola il segreto professionale?
Il segreto professionale è regolamentato anche dall’articolo 622 del Codice Penale che sancisce che chiunque, avendo notizia, per ragione del proprio stato o ufficio, o della propria professione o arte, di un segreto, lo rivela, senza giusta causa, ovvero lo impiega a proprio o altrui profitto, è punito, se dal fatto può derivare nocumento
Qual è il segreto professionale del paziente?
In breve. Il segreto professionale riguarda la custodia, da parte del professionista sanitario, di tutto quanto questi venga a conoscenza del proprio paziente, non palese e non nota a terzi, nel corso del rapporto che si è instaurato tra medico e paziente. Oggetto del segreto non sono solo e soltanto fatti inerenti alla salute dell’assistito
Qual è il segreto professionale del medico?
Il segreto professionale è uno degli elementi fondamentali del rapporto medico-paziente. Il medico non può acquisire la fiducia del paziente, e quindi essere fatto partecipe di tutte le notizie più o meno private che riguardano la malattia, se non garantisce al paziente stesso di mantenere il più ampio riserbo su quanto verrà a conoscere.
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