Come si cura la sifilide?
La penicillina è la molecola d’elezione per la terapia della sifilide, anche durante la gravidanza, sebbene sia sbagliato pensare che la penicillina sia una medicina valida per tutti i casi. Con lo stesso composto devono essere trattati anche i partner del paziente.
Come si cura la sifilide in gravidanza?
Il farmaco d’elezione per il trattamento della sifilide è la penicillina G per via parenterale (in Italia disponibile come benzilpenicillina benzatinica) ed è anche l’unico farmaco con documentata efficacia nella terapia dell’infezione in gravidanza.
Come sono le bolle della sifilide?
Le manifestazioni comprendono le caratteristiche eruzioni vescicolo-bollose o eruzione cutanea maculare color rame sul palmo delle mani e pianta dei piedi e lesioni papulose intorno al naso e la bocca e nella zona del pannolino, così come lesioni petecchiali.
Cure. La sifilide poté essere curata con successo a partire dal 1943 quando Fleming, Abraham e Chain scoprirono ed isolarono la peniccilina. Oggi la terapia prevede la somministrazione di Penicillina G-benzatina, o di altri farmaci in caso di allergia a questo antibiotico.
Quali sono i test di screening per la sifilide?
Questi test si basano su una serie di antigeni di treponema ricombinati, e possono essere usati come test di conferma o sostituire l’accoppiata VDRL e TPHA per lo screening della sifilide. VDRL e TPHA in gravidanza. I test di screening per la sifilide vanno sempre eseguiti durante la gravidanza.
Quali sono gli anticorpi contro la sifilide?
Esistono inoltre dei test immunologici (Enzimatic Immunoassays, EIAs) per la messa in evidenza di anticorpi contro la sifilide. Questi test si basano su una serie di antigeni di treponema ricombinati, e possono essere usati come test di conferma o sostituire l’accoppiata VDRL e TPHA per lo screening della sifilide.
Come avviene la diagnosi della sifilide?
La diagnosi della sifilide avviene tramite l’osservazione diretta dei sintomi (fase primaria) e può essere confermata attraverso l’esame microscopico di un campione di tessuto prelevato dalla ferita o tramite indagini sierologiche. In quest’ultimo caso, dopo il prelievo, si analizza in laboratorio il campione di sangue ricercando o innestando
Quali sono le macchie della sifilide?
In genere, le caratteristiche macchie della sifilide si manifestano, sia nell’uomo che nella donna, nello stadio secondario. Nelle zone più umide, si può verificare anche la comparsa di chiazze ispessite, rosa o grigie, ossia di condilomi ad apice appiattito da non confondere con le verruche genitali .
Quali sono le manifestazioni della sifilide terziaria?
L’ultima fase, chiamata sifilide terziaria (o sintomatica tardiva), è caratterizzata da manifestazioni cutanee e/o viscerali, per lo più nervose o cardiovascolari, generalmente circoscritte, ma abbastanza lesive, che possono colpire anche l’apparato scheletrico, l’apparato digerente, la lingua e l’orecchio, arrivando anche a provocare