Sommario
Che cosa era il papiro?
Il papiro (dal latino: papȳrus, a sua volta dal greco antico: πάπυρος, pápyros, di etimologia sconosciuta) è la superficie di scrittura ricavata da una pianta acquatica, molto comune nel delta del Nilo e in alcune parti del Mediterraneo, un’erba palustre della famiglia delle Cyperaceae, il Cyperus papyrus.
Cosa si costruiva con il papiro?
Un materiale versatile Con il fusto si fabbricavano anche numerosi oggetti: corde, ceste, mobili, calzature e persino imbarcazioni. Ma, soprattutto, il supporto per la scrittura conosciuto ancor oggi come papiro e che gli egizi chiamavano ouadj.
Come veniva prodotto il papiro?
La produzione dei singoli fogli. Il papiro veniva prodotto strappando dal fusto triangolare della pianta delle strisce (lunghe anche circa 40 cm), che venivano affiancate su una superficie umida, dura e liscia. Sopra di esse veniva disposto, ad angolo retto, un altro strato.
Come è stata rappresentata la pianta di papiro?
La pianta di papiro è stata spesso rappresentata anche nei riti religiosi: nel Basso Egitto, era simbolo di fertilità, fecondità e rigenerazione. La pianta era inoltre usata come offerta agli dei egizi durante processioni religiose e funerarie. Fondamentale testo religioso egizio su papiro è il Libro dei morti.
Come si usavano i fogli di papiro?
I fogli di papiro erano principalmente utilizzati dalla corte reale o dai sacerdoti (come il papiro chirurgico di Edwin Smith) a causa del loro costo, spesso proibitivo per la gente comune. Gli Egizi, in realtà, chiamavano la pianta di papiro papiro dhet, tjufi o wadi, mentre per il prodotto finito si usava il termine djema.
Cosa significava il papiro per gli antichi egizi?
Il papiro per gli antichi egizi rappresentava il simbolo della gestazione, della gioia e della giovinezza. Altri significati attribuitigli cambiavano in base al modo in cui esso veniva utilizzato: svolgere una carta da papiro significava evoluzione e conoscenza; avvolgere una carta da papiro significava involuzione, segreto.