Sommario
Quanti tipi di anestesie ci sono?
Comunemente si parla di due tipi di anestesia: l’anestesia generale e l’anestesia loco-regionale. L’anestesia generale si realizza attraverso la somministrazione di farmaci per via endovenosa o per via respiratoria.
Che cos’è l’anestesia Plessica?
Anestesia plessica: è un tipo di anestesia locale e prevede la somministrazione di farmaci anestetici, in volume e concentrazioni variabili, e disattiva in maniera reversibile alcune strutture nervose.
Come si chiama anestesia totale?
Questa voce o sezione sull’argomento farmaci non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti. L’anestesia generale è uno stato di coma farmacologicamente indotto, temporaneo e reversibile, che si compone di tre componenti: ipnosi, analgesia e rilassamento muscolare.
Cosa cambia tra spinale e epidurale?
Nel caso di anestesia spinale l’anestetico viene iniettato nel liquido cerebrospinale della colonna vertebrale lombare, mentre per l’anestesia peridurale nello spazio peridurale (prima del liquido cerebrospinale) a livello della colonna vertebrale lombare o toracica o caudale.
Che differenza c’è tra epidurale e peridurale?
L’analgesia nel travaglio di parto (partoanalgesia) si ottiene con una tecnica che viene chiamata “analgesia epidurale” (oppure “analgesia peridurale”: non ci sono differenze, le parole sono diverse ma indicano la stessa cosa).
Cosa si occupa dell’anestesista?
L’anestesista, infatti, si occupa di risolvere, per quanto sia possibile, qualunque problema medico che possa nascere prima, durante o dopo l’intervento chirurgico. L’ anestesista si occupa (prima dell’intervento), di valutare il rischio cardiologico del paziente e formula un piano di trattamento considerando lo stato clinico di ciascun paziente.
Come diventare anestesista in sala operatoria?
In sala operatoria, l’anestesista sarà affiancato da un infermiere di anestesia che lo supporterà durante l’intervento chirurgico. Per diventare anestesista è necessario il possesso di una laurea in Medicina e Chirurgia e una specializzazione in Anestesia, Rianimazione e Terapia del Dolore che si consegue dopo quattro anni.
Come diventare anestesista-rianimatore?
Per diventare anestesista, è necessario aver conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia ed aver concluso la Scuola di Specializzazione in Anestesia e Rianimazione. È questo l’iter per diventare “anestesista-rianimatore”, il medico che opera all’interno dei reparti di rianimazione e per le pratiche pre-operatorie. Associazioni di settore