Cosa si intende per congedo di maternità?
Per congedo di maternità si intende l’astensione obbligatoria dal lavoro della lavoratrice per un periodo di 5 mesi che precede e segue il parto. Durante questi 5 mesi, per il datore di lavoro, c’è il divieto di adibire al lavoro le donne.
Quando si prende la maternità?
Calcolo indennità di maternità La legge prevede che alla lavoratrice spetti una indennità pari all’80% della retribuzione giornaliera sulla base all’ultimo periodo di paga percepito prima dell’inizio del congedo di maternità.
Quale differenza c’è tra congedo di maternità e parentale?
In particolare il congedo di maternità è di 5 mesi e avviene in concomitanza con il parto: due mesi prima dello stesso e tre mesi dopo la nascita. Il congedo parentale è invece un’opzione ben diversa, che può essere sfruttata da entrambi i genitori fino al compimento dell’ottavo anno di età da parte del figlio.
Come riconfermato il congedo di maternità?
La legge di bilancio 2020 ha riconfermato il congedo di maternità, validando le modifiche apportate dalla manovra 2019. Con l’approvazione del proprio medico, le donne in gravidanza possono rimanere in servizio fino al nono mese, spostando così il periodo di astensione dal lavoro di 5 mesi a dopo il parto.
Qual è il congedo di maternità obbligatorio?
Il congedo di maternità obbligatorio è un periodo di cinque mesi (due mesi precedenti la data presunta del parto e tre dopo) nei quali la donna per legge deve astenersi dal lavoro. Il congedo di maternità è riconosciuto alla madre lavoratrice anche nei casi di adozioni e/o affidamenti (nazionali e internazionali) di minori
Qual è il periodo di congedo parentale?
Congedo parentale e malattia La malattia della madre o del padre durante il periodo di congedo parentale interrompe il periodo stesso con conseguente slittamento della scadenza e fa maturare il trattamento economico relativo alle assenze per malattia.
Qual è il periodo di congedo facoltativo?
Il periodo di congedo facoltativo è invece di 6 mesi ed è retribuito al 30% dello stipendio fino al 6° anno di vita del bambino, ma si può utilizzare fino al 12° anno del bambino (in questo caso non è retribuito).