Sommario
Cosa si deve fare per donare un rene?
La donazione di rene da vivente è consentita tra consanguinei (ad esempio: fratelli), affettivamente correlati (ad esempio: marito e moglie) e anche in favore di una persona sconosciuta (in questo caso si parla di donazione samaritana). Questo tipo di donazione deve essere un atto gratuito, libero e consapevole.
Come si vive con un rene solo?
L’agenesia renale unilaterale (o monolaterale), la forma più frequente, è caratterizzata dalla presenza alla nascita di un solo rene. Questa condizione, in generale, non ha conseguenze negative sull’aspettativa di vita delle persone che la presentano, che possono quindi condurre una vita praticamente normale.
Chi può donare un rene?
Chi può donare un rene? Per poter effettuare un trapianto è necessario avere a disposizione un RENE da utilizzare a questo scopo. Il donatore può essere una persona deceduta oppure vivente. Nel primo caso si parlerà di “trapianto da donatore deceduto”, nel secondo caso di “trapianto da donatore vivente”.
Quando si riceve un rene da donatore vivente?
La procedura di trapianto. Quando si riceve un rene da un donatore vivente, si tratta di un operazione accuratamente pianificata. Se, invece, si è in attesa di un rene da donatore defunto, il centro trapianti contatterà la persona da trapiantare appena un rene adatto sarà disponibile.
Quanto tempo è attesa per un trapianto di rene da donatore deceduto?
La valutazione immunologica é effettuata da laboratori specializzati e accreditati dal Centro Nazionale Trapianti. In Italia, in media, i tempi di attesa per un trapianto di rene da donatore deceduto sono di 3,1 anni. Il periodo è cosi lungo perché la domanda di reni è molto più alta del numero di organi disponibili.
Come può essere sostituita la funzione del rene?
La perdita grave e irreversibile della funzione del rene, conosciuta come insufficienza renale terminale o “uremia cronica”, può essere sostituita con una procedura di filtraggio “artificiale” del sangue, l’emodialisi; tuttavia, questo tipo di cura è parziale e può essere disagevole e invalidante per il malato che vi si sottopone.