Sommario
Come funzionano gli indicatori?
Gli “indicatori di pH” sono composti chimici alocromici, ovvero che esibiscono un cambiamento visivo – generalmente di colore – nell’intorno del punto di equivalenza fra il passaggio da una forma acida a una forma basica, tale passaggio avviene per ciascun indicatore a un proprio valore di pH.
Per quale motivo gli indicatori cambiano colore?
Tale fenomeno è dovuto alla loro proprietà di acido (o base) debole, la cui forma coniugata è di diverso colore. Quando KIn = [H3O+], ossia pKIn = pH, si ha: log [HIn] = log [In−], l’indicatore è al suo punto di viraggio, cioè assume un colore intermedio tra A e B.
Perché gli indicatori di pH sono acidi deboli?
Gli indicatori sono acidi deboli o basi deboli a struttura molecolare complessa, tal- volta di origine naturale, che hanno la proprietà di cambiare colore quando cedono o acquistano un protone (figura ►1).
Come vengono utilizzati gli indicatori?
Gli indicatori vengono generalmente impiegati in soluzione nella conduzione di titolazioni o supportati su strisce di carta per rapide valutazioni (le cosiddette “cartine indicatrici”). Il fenomeno di variazione del colore di un indicatore viene detto “viraggio”.
Quali sono gli indicatori acido-base?
Indicatori acido-base (o indicatori di pH) Gli “indicatori di pH” sono composti chimici alocromici, ovvero che esibiscono un cambiamento visivo – generalmente di colore – nell’intorno del punto di equivalenza fra il passaggio da una forma acida a una forma basica, tale passaggio avviene per ciascun indicatore a un proprio valore di pH.
Quali sono gli indicatori di pH?
Gli indicatori di pH sono acidi o basi organici deboli a elevato peso molecolare, che assumono colorazioni diverse a seconda del pH. Se indichiamo con HIn l’indicatore indissociato, esso in soluzione acquosa si dissocia secondo la reazione: dove In-rappresenta la base coniugata di HIn.
Come si intende un indicatore chimico?
Con il termine indicatore si intende, in chimica, un composto (o un sistema di più composti) in grado di subire modifiche facilmente osservabili – di solito il colore – in funzione dell’ambiente chimico in cui si trova (acido o basico, ossidante o riducente, ricco o povero di un dato ione, ecc.).