Che colore è l alabastro?
Pietra ornamentale caratterizzata da un insieme di macchie circolari o di listature (a seconda dell’orientazione del taglio della roccia) aventi colore bianco, giallo in diverse tonalità (dal giallo chiaro fino al giallo miele) o più raramente rossastro.
Come si facevano le sculture?
Il metodo diretto prevedeva la realizzazione di un modello in cera, successivamente ricoperto con dell’argilla, per poter creare uno stampo. Veniva dunque scaldato e la cera fuoriusciva attraverso gli sfilatoi, dei tubicini realizzati nell’argilla, nei quali veniva successivamente colato il bronzo fuso.
Cosa si lavora a Volterra?
La cittadina toscana di Volterra, culla della Civiltà Etrusca, è da sempre considerata un punto di riferimento illustre per l’estrazione e la lavorazione dell’alabastro: un materiale mutevole, delicato, lucente ed elegante, con il quale creare lavori artistici e di artigianato di manifattura sopraffina.
Chi è l’alabastro in alabastro?
Statua in alabastro presente al Cimitero degli Innocenti, a Parigi. Alabastro è il nome generico attribuito ad una roccia di tipo evaporitico di origine gessosa (solfato di calcio idrato) o calcitica (carbonato di calcio), che si presenta in aggregati concrezionati,
Come è costituito L’alabastro di Volterra?
L’alabastro di Volterra è costituito da solfato di calcio diidrato, e non nelle forme microcristalline di calcite e aragonite (calcari cristallini) con le quali è formato l’alabastro detto “orientale”. Questo alabastro, detto “gessoso”, è più tenero e facilmente lavorabile, di minore peso specifico rispetto a quello “calcareo”.
Quali sono le specie più pregiate di alabastro?
La specie più pregiata è quella di colore bianco, presente in Italia nelle zone di Castellina Marittima e Volterra, da non confondersi con l’alabastro calcareo proveniente dall’Oriente, conosciuto con il nome di onice. Trattandosi comunque di gesso o calcite, l’alabastro è una pietra piuttosto tenera e facile a rigarsi.
Qual è il nome generico di alabastro?
Alabastro è il nome generico attribuito ad una roccia di tipo evaporitico di origine gessosa (solfato di calcio idrato) o calcitica (carbonato di calcio), che si presenta in aggregati concrezionati, zonati o fibroso-raggiati, di aspetto cereo, deposti in ambienti sotterranei da acque particolarmente dure.