Sommario
Cosa sono i Cav?
Sono definite case e appartamenti vacanze (CAV) le unità abitative di civile abitazione, arredate e dotate di servizi igienici e di cucina autonoma, date in uso a turisti, senza la somministrazione di alimenti e bevande né l’offerta di servizi centralizzati di tipo alberghiero, a eccezione dei servizi di ospitalità …
Come funzionano le case protette?
La struttura consiste in alloggi o unità abitative contigue destinate ad una o più persone che dispongono di servizi igienici, arredi e strutture utilizzabili dagli ospiti, spazio collettivo e servizio di portineria destinato al controllo e alla sorveglianza degli utenti.
Cosa si fa in un centro antiviolenza?
I centri antiviolenza sono luoghi in cui si offre consulenza accogliendo le donne che hanno subito violenza. Alla base del lavoro dei Centri c’è una profonda conoscenza delle cause della violenza e delle conseguenze che ha sulle vittime.
Come si accede alle case rifugio?
L’accesso alla Casa Rifugio può avvenire tramite segnalazione diretta, se proveniente dalla donna vittima di violenza o indiretta, se trasmessa da servizi quali Cav, Pronto soccorso, 1522, servizi sociali e Forze dell’Ordine.
Chi risponde al 1522?
Il 1522 è un servizio pubblico promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità. Il numero, gratuito è attivo 24 h su 24, accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking.
Chi si rivolge ai centri antiviolenza?
I Centri antiviolenza sono strutture in cui sono accolte – a titolo gratuito – le donne di tutte le eta’ ed i loro figli minorenni, le quali hanno subito violenza o che si trovano esposte alla minaccia di ogni forma di violenza, indipendentemente dal luogo di residenza.
Cosa fa un operatrice antiviolenza?
L’Operatrice servizi antiviolenza opera nel contesto dell’intervento e della prevenzione alla violenza contro le donne e i minori presenti all’interno di centri e servizi antiviolenza, strutture di accoglienza e attraverso azioni e progetti espressamente dedicati.
Cosa fa l’assistente sociale nei centri antiviolenza?
“Noi come assistenti sociali ci occupiamo di coordinare tutte le attività che ruotano intorno a una donna vittima di violenza: dalla Procura agli avvocati, dalle forze dell’ordine ai servizi sociali passando per le scuole.
Quanto guadagna un operatrice antiviolenza?
E’ sufficiente fare un calcolo aritmetico per capire che la retribuzione netta delle operatrici dell’emergenza è stata di euro 450 al mese per 308 ore di reperibilità (la retribuzione non ha compreso gli interventi ed i rimborsi spese).
Come lavorare nel telefono rosa?
Puoi inviarci la tua candidatura per email, all’indirizzo: [email protected], allegando anche il tuo curriculum.
https://www.youtube.com/watch?v=uH05KKOFdbA