Cosa dicono i giudici a fine sentenza?
Negli ordinamenti di common law essa viene denominata “verdict” (cioè “verdetto”) e si distingue perché pronunciata da una giuria istruita dal giudice a pronunciarsi sulle questioni di fatto oggetto di causa, e senza necessità di motivazione.
Perché i magistrati devono essere indipendenti?
1 (2001) sull’indipendenza della magistratura. «L’indipendenza dei giudici, in una società globalizzata e interdipendente, dovrebbe essere considerata da ogni cittadino come una garanzia di verità, libertà, rispetto dei diritti umani e giustizia imparziale e libera da influenze esterne.
Cosa permette ai giudici costituzionali di essere indipendenti?
L’ indipendenza è garantita dalla Costituzione all’organizzazione giudiziaria nel suo complesso (sentenza 16 aprile 1959, n. 22); e questa non perde la sua autonomia solo perché la legge determina una modalità di esercizio dell’azione al fine di rispettare un interesse dell’Amministrazione tributaria.
Cosa emette il giudice alla fine del processo?
La sentenza è un atto che “dice” la verità perché questo è il valore che le assegna l’ordinamento. Avviene così che l’atto interpretativo primario diventa a sua volta oggetto di interpretazione. Viene scrutato e vivisezionato. Si fa attenzione alla decisione che contiene, alla spiegazione che ne dà chi l’ha presa.
Come si conclude una sentenza?
Con l’emanazione di una sentenza, il giudice chiude la fase di giudizio di sua competenza. Eccezion fatta per le sentenze della Corte di cassazione, è possibile impugnare la sentenza aprendo un nuovo grado di giudizio, che si svolge dinanzi al giudice collocato nel grado superiore della gerarchia giudiziaria.
Cosa significa che i magistrati sono inamovibili?
I magistrati sono inamovibili. Non possono essere dispensati o sospesi dal servizio né destinati ad altre sedi o funzioni se non in seguito a decisione del Consiglio superiore della magistratura, adottata o per i motivi e con le garanzie di difesa stabilite dall’ordinamento giudiziario o con il loro consenso.
Come si chiama l’atto emesso dai magistrati alla fine di un processo?
La sentenza è un atto che “dice” la verità perché questo è il valore che le assegna l’ordinamento.