Come si cura il trauma cranico?
Trattamento del trauma cranico moderato o grave Ai pazienti con trauma cranico moderato o grave possono essere somministrati farmaci per il controllo della pressione (come, ad esempio, i diuretici), farmaci antidolorifici ed eventualmente sedativi.
Cosa non fare in caso di trauma cranico?
COSA NON FARE
- Non muovere l’infortunato se non strettamente necessario, ad esempio perché in zona di pericolo.
- Non rimuovere il casco, in caso di incidente motociclistico.
- Non somministrare bevande, soprattutto se alcooliche.
- Non somministrare farmaci analgesici in mancanza di preventiva valutazione medica.
Com’è il mal di testa da pressione alta?
Pressione alta e mal di testa L’emicrania da pressione alta si manifesta in diversi modi: può essere un mal di testa pulsante che coinvolge le tempie o una cefalea che porta stanchezza e disturbo visivo per la luce, per cui si avverte la necessità di chiudere gli occhi.
Cosa può causare il trauma cranico grave?
Il trauma cranico grave può causare un danno diffuso agli emisferi cerebrali che può addurre all’instaurarsi di una complicanza gravissima, definita stato vegetativo persistente, in cui il paziente non è cosciente ma può anche avere periodi di veglia, senza percepire nulla di ciò che accade intorno a lui.
Come si tratta di un bambino colpito da trauma cranico?
Particolare attenzione va fatta nel caso in cui a essere colpito da trauma cranico è un bambino. In questo caso, infatti, i sintomi possono essere molto diversi da quelli di un adulto e comprendere pianto inconsolabile che si protrae per lungo tempo, inappetenza e rifiuto di bere, vomito.
Quali incidenti hanno come conseguenza un trauma cranico?
Tra gli incidenti domestici invece quelli che più facilmente hanno come conseguenza un trauma cranico sono: caduta dalle scale, perdere coscienza e sbattere contro uno spigolo o un oggetto contundente, alzarsi di scatto e sbattere contro uno spigolo di uno stipite rimasto aperto.
Come emerge il trauma cranico lieve?
Nel trauma cranico lieve emerge non tanto la compromissione di funzioni isolate, quanto un coinvolgimento più diffuso delle funzioni basiche, in particolare delle funzioni di supervisione attentiva, connesse ai lobi frontali, e delle funzioni esecutive più in generale (Kay et al. 1993).