Sommario
Come si costituisce il GLI?
Presso ciascuna istituzione scolastica è istituito il Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI). Il GLI è composto da docenti curricolari, docenti di sostegno e, eventualmente da personale ATA, nonché da specialisti della Azienda sanitaria locale del territorio di riferimento dell’istituzione scolastica.
Chi nomina il GLI?
Il GLI viene formato dal Dirigente Scolastico che nomina i membri scegliendoli tra il personale scolastico e tra specialisti competenti nell’ambito.
Quali sono i gruppi per l’inclusione?
I gruppi per l’inclusione scolastica sono:
- il GLIR, a livello regionale;
- il GIT, a livello di ambito territoriale provinciale, uno per ogni ambito di ciascuna provincia;
- il GLI, a livello di singola istituzione scolastica.
- i GLHO, a livello di singola istituzione scolastica.
Quando viene istituito il GLI?
Il GLI nasce con la Legge 104/1992, all’art. 15, comma 2 e reiterato dall’articolo 317 comma 2 del DPR 297/94 ove è stabilito che in ogni Istituzione scolastica debba essere attivato un gruppo di lavoro per l’integrazione scolastica che si doveva occupare esclusivamente di Alunni con disabilità certificata.
Chi nomina il gruppo di lavoro per l’inclusione?
Il gruppo è nominato e presieduto dal Dirigente Scolastico. Il gli ha il compito di supportare: il collegio dei docenti nella definizione e realizzazione del Piano per l’inclusione. i docenti contitolari e i consigli di classe nell’attuazione dei PEI.
Chi fa parte del gruppo di lavoro per l’inclusione?
Il GLI è composto da: • Dirigente scolastico; Docente o docenti referenti per i BES; • Docenti di sostegno; • Rappresentante dei servizi dell’ASL competente per territorio; • Rappresentante dei genitori. Possono eventualmente farne parte rappresentanti di associazioni o enti.
Quando nascono i gruppi per l’inclusione?
Il Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) è istituito con Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 avente per oggetto “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”, richiamata dal Ministero dell’Istruzione con la circolare Ministeriale n.
Quali aspetti possono caratterizzare l’apprendimento?
È possibile caratterizzare nell’apprendimento due distinti aspetti: – l’apprendimento come legato ad un cambiamento nella configurazione di stimoli (o presentarsi di nuovi problemi). – l’apprendimento come legato all’esperienza di un’esposizione continuativa alla stessa configurazione di stimoli.
Cosa vuol dire apprendere?
In sostanza, dunque, apprendere vuol dire acquisire nuove modalità di agire o reagire, per adattarsi ai cambiamenti dei contesti ambientali, compresi i contesti relazionali. Se i comportamenti modificati dall’esperienza sono relativamente semplici, si parla di condizionamento, fenomeno dovuto all’esposizione a nuovi stimoli interni o esterni.
Qual è la generalità dell’apprendimento?
Generalità. L’apprendimento è un cambiamento relativamente permanente che deriva da una nuova esperienza o dalla pratica di nuovi comportamenti, ovvero una modificazione di un comportamento complesso, abbastanza stabile nel tempo, derivante dalle esperienze di vita e/o dalle attività dal soggetto.
Cosa si intende con il termine istituzione?
Con il termine “ istituzione ” si indica un insieme di norme coordinate fra loro che definiscono e regolano in modo durevole i rapporti fra gli individui in un determinato contesto storico e geografico. Sono tramandate di generazione in generazione e per questo radicate nell’esperienza quotidiana degli individui.