Sommario
- 1 Come possono licenziarti?
- 2 Cosa prevede la legge sui licenziamenti individuali?
- 3 Quando viene intimato il licenziamento per giusta causa?
- 4 Quando sarà possibile il licenziamento senza reintegro?
- 5 Chi può essere dipendente dell’amministratore delegato?
- 6 Quanto dura la cessazione dalla carica degli amministratori?
- 7 Quando si può licenziare un dipendente a tempo indeterminato?
- 8 Qual è il licenziamento disciplinare del dipendente?
- 9 Quando avrà effetto il licenziamento?
- 10 Quando si può licenziare un lavoratore a tempo indeterminato?
Come possono licenziarti?
Il datore di lavoro può procedere con licenziamento con preavviso comunicando la data effettiva. Per motivo oggettivo: fa riferimento all’azienda e non al comportamento del dipendente. Il datore di lavoro può procedere a licenziare per motivi legati a crisi aziendale o ad un cambiamento nell’organizzazione del lavoro.
Cosa prevede la legge sui licenziamenti individuali?
La legge sui licenziamenti individuali (L. n. 604/66) impone in particolare ai fini della validità del licenziamento il requisito della forma scritta, oltre all’obbligo di motivazione di cui in premessa: la comunicazione del licenziamento deve quindi contenere la specificazione dei motivi che lo hanno determinato.
Come si effettua il licenziamento collettivo?
Esuberi e licenziamento collettivo. Ogni volta che il datore di lavoro deve effettuare un licenziamento collettivo deve rispettare alcune procedure e regole fissate da una normativa del 1991 [1]. In essa vengono stabiliti i criteri di scelta dei dipendenti da licenziare per primi.
Quando viene intimato il licenziamento per giusta causa?
Il licenziamento per giusta causa viene intimato dal datore di lavoro «qualora si verifichi una causa che non consenta la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto» (art. 2119 c.c., il cosiddetto licenziamento “in tronco”).
Quando sarà possibile il licenziamento senza reintegro?
Ciò significa che, i dipendenti che sono stati assunti a tempo indeterminato in un’azienda con più di 15 dipendenti dal 7 marzo 2015, sarà possibile il licenziamento senza reintegro. I datori di lavoro dovranno quindi applicare il nuovo contratto a tutele crescenti anche ai dipendenti assunti con il vecchio contratto di lavoro indeterminato .
Come licenziare un amministratore delegato?
Nella s.p.a. la legge prevede che gli amministratori «sono revocabili dall’assemblea in qualunque tempo, anche se nominati nell’atto costitutivo, salvo il diritto dell’amministratore al risarcimento del danno, se la revoca avviene senza giusta causa (art. 2383 comma 3 c.c.).
Chi può essere dipendente dell’amministratore delegato?
Non potrebbe, dunque, essere dipendente di sé stesso; l’amministratore delegato può astrattamente essere anche legato alla società da un rapporto di lavoro subordinato. La compatibilità tra i due differenti status, tuttavia, dipende dalla portata della delega conferita dal consiglio di amministrazione all’amministratore delegato.
Quanto dura la cessazione dalla carica degli amministratori?
La nomina e la cessazione dalla carica degli amministratori sono soggette ad iscrizione nel registro delle imprese. Il termine di 30 giorni decorre dalla notizia della nomina e non dalla dalla sua accettazione da parte dell’amministratore.
Qual è la revoca dell’amministratore?
La revoca dell’amministratore, al pari della nomina, è atto di pertinenza dell’assemblea e, come tale, riferibile alla società, che esprime la propria volontà di rescindere il mandato ad amministratore per il tramite dell’assemblea stessa.
Quando si può licenziare un dipendente a tempo indeterminato?
Quando si può licenziare un dipendente a tempo indeterminato. Per legge, solo in due casi si può licenziare un dipendente a tempo indeterminato: per comportamento colpevole o in malafede del lavoratore: è il cosiddetto licenziamento disciplinare. A seconda poi della maggiore o minore gravità del fatto posto dal dipendente si parla di:
Qual è il licenziamento disciplinare del dipendente?
Licenziamento disciplinare del dipendente a tempo indeterminato. Come abbiamo appena detto, il licenziamento disciplinare è quello determinato da un comportamento colpevole o in malafede del dipendente. In entrambi i casi, il lavoratore perde il diritto al posto di lavoro, ma a seconda della gravità della sua condotta, egli subisce:
Come si può licenziare un dipendente sostenendo che la sua mansione è soppressa?
Non si può, in altri termini, licenziare un dipendente sostenendo che la sua mansione è stata soppressa, e dopo poco assumerne un altro con la stessa funzione oppure esternalizzare il rapporto con una ditta esterna di monocommittenza per nascondere, in realtà, un rapporto subordinato.
Quando avrà effetto il licenziamento?
Il licenziamento avrà quindi effetto dal giorno successivo al ricevimento della lettera dell’azienda con cui comunica l’addio definitivo. In tale ipotesi non si ha quindi il periodo di preavviso (si pensi al furto in azienda, alla falsità dei certificati medici, alla timbratura del badge delegata al collega, ecc.);
Quando si può licenziare un lavoratore a tempo indeterminato?
Il licenziamento per giusta causa è possibile quando il lavoratore è stato protagonista di un comportamento talmente grave da non consentire la prosecuzione del rapporto di lavoro, neanche temporanea. Il lavoratore a tempo indeterminato può essere licenziato anche in caso di giustificato motivo soggettivo.