A quale età un albero deve essere utilizzato nella preparazione dello sciroppo?
30-40 anni
Gli aceri vengono utilizzati per l’estrazione dello sciroppo a un’età di 30-40 anni e fino a 100. Ogni pianta può supportare da 1 a 3 rubinetti (a seconda del tronco), che vengono impiantati nella corteccia per far defluire lo sciroppo.
Come si produce lo sciroppo d’acero?
Come si ottiene lo sciroppo d’acero Questo liquido dolce deriva dalla linfa di alcune specie di acero canadese. Ricca di zuccheri, viene estratta direttamente dal tronco tra marzo e aprile, poi si mette a bollire ottenendo così lo sciroppo (per ricavarne un litro occorrono 35 chili di linfa).
Cosa produce l’acero?
In estate l’acero produce zucchero attraverso la fotosintesi. Lo zucchero alimenta la respirazione cellulare dell’albero e ne favorisce la crescita; lo zucchero in eccesso viene accumulato nelle radici sotto forma di amido.
Come sostituto dello sciroppo d’acero?
La melassa leggera è la varietà più dolce e di colore più chiaro. È un buon sostituto dello sciroppo d’acero, anche se è ancora molto più scuro e ha un sapore di caramello più forte. Potete usare la melassa leggera come guarnizione e per addolcire i vostri pancake e prodotti da forno, proprio come lo sciroppo d’acero.
Come preparare lo sciroppo?
Per preparare un semplice sciroppo, mescola acqua e zucchero in parti uguali in una pentola. Porta a bollore la miscela a fuoco medio, mescolando di tanto in tanto. Abbassa quindi la fiamma e lascia sobbollire lo sciroppo per 3-5 minuti, oppure finché lo zucchero non si scioglie e la miscela diventa trasparente.
Quali sono le caratteristiche fisiche dello sciroppo semplice?
Le caratteristiche fisiche tipiche sono il peso specifico (1,32 a 20 °C) e la viscosità (201,5 mPa.s a 20 °C). Poiché la solubilità del saccarosio è di 2 g in 1 ml di acqua, la concentrazione dello sciroppo semplice corrisponde quasi (teorico g 67) a quella di una soluzione satura a temperatura ambiente.
Come conservare gli sciroppi?
Gli sciroppi devono essere conservati in recipienti ben chiusi, a temperatura ambiente e, se prescritto, al riparo dalla luce. Per la presenza di corpi terpenici, specie negli sciroppi contenenti oli essenziali, la luce e l’ossigeno favoriscono reazioni di resinificazione (autossidazione).