Come avviene la trivellazione del petrolio?
La tecnologia di perforazione attuale prevede l’utilizzo di un grosso motore denominato “top drive” sostenuto da un robusto “gancio” posto all’interno della torre e sul quale viene avvitata la prima di tre aste di perforazione (uno “stand”). Il top drive imprime la rotazione a tutta la batteria di aste in pozzo.
Come funziona un Derrick?
Le aste e tutti i macchinari dell’impianto di perforazione sono sostenute da una struttura metallica, chiamata “torre derrick”, alta circa mt. 50- 55. All’interno di tali aste scorre del fango, prelevato, attraverso una pompa, da vasche situate vicino alla “torre derrick”, che raggiunge la punta dello scalpello stesso.
Come funziona la torre di Derrick?
Viene trasportato in posizione orizzontale, dopodiché si vincolano al terreno i due punti della base che servono come perno. Una volta eseguita quest’operazione, lo si spinge dal lato opposto ai punti perno, così da erigerlo al massimo della sua altezza, e poi si vincolano anche gli altri due punti della base.
Cosa spingono il petrolio nelle tubazioni dell oleodotto?
La stazione di spinta è il cuore dell’oleodotto. Serve infatti a trasformare energia (normalmente elettrica) in un’altra forma di energia (pressione) che permette di trasportare i liquidi entro tubazioni. I liquidi si muovono nella tubazione da un punto a pressione elevata a un punto a pressione minore.
Qual è la prima raffineria di petrolio?
La prima raffineria di petrolio è attribuita al farmacista e chimico polacco Ignacy Łukasiewicz che nel 1856, a Ulaszowice, vicino a Jasło aprì una “distilleria
Qual è la fase di lavorazione del petrolio?
Questa fase di lavorazione del petrolio è detta “distillazione frazionata” (in inglese “topping”). Tramite la distillazione frazionata si estraggono dal greggio i principali “tagli” (o frazioni) gassosi, liquidi o semisolidi sfruttando il diverso intervallo delle temperature di distillazione.
Come deve essere lavorato il petrolio?
Il petrolio, prima di poter essere lavorato, deve essere separato dall’acqua, dai sali e dalla sabbia che sono eventualmente presenti in sospensione. Queste operazioni, insieme alla stabilizzazione (allontanamento della frazione gassosa che accompagna il petrolio) vengono effettuati anche a “bocca di pozzo”, cioè in fase di estrazione.