Sommario
A cosa serviva l alabastro?
In passato, presso le civiltà micenee e nell’antico Egitto, veniva utilizzato per i rivestimenti di pareti o per la realizzazione dei vasi funebri, ma furono gli Etruschi a farne un ampio utilizzo per costruirne urne e sarcofagi.
Dove viene estratto l alabastro?
In Italia, masse lavorabili provengono dalla zona del Carso, dalla bergamasca e dalla Toscana. In particolare era estratto in miniere sotterranee presso Castellina Marittima (Pisa) e lo è attualmente in cave a cielo aperto nella zona di Volterra (Pisa).
Cosa lavorano a Volterra?
Vi sono artigiani “squadratori”, specializzati nella produzioni di pezzi quadri, lavorati mediante l’ausilio di “seghe a strascico”, “tornitori” che fanno oggetti circolari o sferici, “ornatisti”, maestri dell’incisione a bassorilievo o altorilievo dell’oggetto, scultori che lavorano sulla base di disegni e, infine.
Che tipo di roccia e l alabastro?
rocce sedimentarie
alabastro Termine usato comunemente per indicare due differenti tipi di rocce sedimentarie, calcarea l’una e gessosa l’altra, le quali hanno in comune solo alcuni caratteri fisici e strutturali: translucidità, struttura fibrosa e fibroso-raggiata compatta, a zone concentriche spesso diversamente colorate.
Chi lavora l alabastro?
Lo Scultore Quando l’oggetto deve riprodurre un modello già esistente, come nel caso di copie di opere classiche, le misure sul blocco di alabastro vengono definite con il pantografo.
Come si è formato l alabastro?
Si forma per deposizione da soluzioni calcarifere, spesso termali, in ambiente subaereo (sotto forma di grandi masse) o in cavità sotterranee (stalattiti, stalagmiti e altre svariate forme di riempimento).
Cosa si fa con l alabastro?
È utile come pregiato materiale da decorazione suscettibile di lucidatura ed il suo utilizzo risale a tempi molto remoti, visto che già nell’antico Egitto, a Creta e a Micene era sfruttato per i rivestimenti di pareti o per i vasi funebri.
Che materiale è alabastro?
Alabaster). – Mineralogia. – L’alabastro calcareo od orientale è una varietà translucida di calcare con struttura fibrosa, fibroso-raggiata o zonato-concentrica (alabastro onice).
Come riconoscere l alabastro?
Come riconoscere l alabastro? L’alabastro più comune è di colore giallo-bruno, il colore è dettato dalla presenza di ossidi di ferro. Non mancano varietà di colore giallo chiaro o anche verdino. L’alabastro bianco è tra le forme più pregiate ed è uno dei fiori all’occhiello dell’Italia.
Che pietra lavorano a Volterra?
alabastro
L’alabastro gessoso, quello che viene lavorato in Volterra ed in particolare quello estratto dal sottosuolo di Castellina Marittima, si è formato nel periodo miocenico in seguito ad un processo di sedimentazione e concentrazione del solfato di calcio contenuto nelle acque marine.
Che colore è alabastro?
Pietra ornamentale caratterizzata da un insieme di macchie circolari o di listature (a seconda dell’orientazione del taglio della roccia) aventi colore bianco, giallo in diverse tonalità (dal giallo chiaro fino al giallo miele) o più raramente rossastro.
Quanto costa l alabastro?
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Come si pulisce l alabastro?
In questo caso oltre alla solita pulizia con acqua e sapone neutro possiamo applicare della cera liquida per marmi e passarla con un panno o una spazzola rotante. Per i casi più gravi dovremmo passare la superficie con della carta abrasiva da lucido prima del trattamento con la cera.