Sommario
Come risolvere il problema delle scorie radioattive?
Per rendere le scorie altamente sicure si può utilizzare sia la tecnica della vetrificazione che quella della mattonificazione due strutture che non scambiano ioni con l’ambiente se per qualche motivo (molto remoto) dovessero venirvi a contatto.
Come si smaltiscono le scorie delle centrali nucleari?
Lo smaltimento dei rifiuti radioattivi condizionati prevede la collocazione definitiva dei manufatti in un deposito, con l’intenzione di non recuperarli; il deposito deve garantire il completo isolamento dalla popolazione e dall’ambiente fino a quando la radioattività, per effetto del decadimento, non raggiunga valori …
Dove vanno a finire le scorie radioattive?
Il deposito geologico è una struttura per la sistemazione definitiva dei rifiuti radioattivi a media e alta attività, realizzata nel sottosuolo a notevole profondità (di solito diverse centinaia di metri), in una formazione geologica stabile (argille, graniti, salgemma).
Come vengono gestite le scorie radioattive in Italia?
In Italia i rifiuti radioattivi finora prodotti sono custoditi in depositi temporanei che ne consentono la gestione in sicurezza e l’isolamento dall’ambiente. Tali rifiuti provengono dal pregresso esercizio e dallo smantellamento degli impianti nucleari e dalle attività nel campo sanitario, industriale e della ricerca.
Quanto tempo ci vuole per smaltire le scorie nucleari?
Ogni scoria nucleare ha il suo periodo di vita: ad esempio il plutonio per perdere la metà della carica radioattiva necessita di 24mila anni e per estinguerla completamente sono necessari 3milioni e mezzo di anni.
Dove vengono smaltite le scorie nucleari in Italia?
Le aree individuate da Sogin come potenzialmente idonee per essere deposito di queste scorie sono 67 e si distribuiscono tra Piemonte, Toscana, Lazio, Basilicata, Puglia e Sardegna. Da progetto inoltre, insieme al deposito nazionale verrà realizzato il parco tecnologico.