Sommario
Cosa mettere su unghie mangiate?
Il trattamento più comune, economico e ampiamente disponibile, prevede l’applicazione di uno smalto di sapore amaro, che scoraggia l’abitudine di mangiarsi le unghie. Normalmente viene utilizzato un composto chimico denominato denatonio benzoato.
Quanto devono essere lunghe le unghie per farle?
Consigliamo comunque, almeno per le prime volte, di non effettuare allungamenti eccessivi o superiori al margine del polpastrello. Non essendo abituate alla lunghezza, infatti, il rischio di urtare e rompere l’unghia è molto più alto.
Come limare le unghie per farle sembrare più lunghe?
Ammorbidisci e spingi le cuticole verso l’interno, e con una limetta per unghie (meglio usare quelle di cartone) cerca di seguire la linea naturale delle tue unghie. Ricorda che le forme ovali o smussate hanno un effetto allungante che le unghie quadrate non hanno.
Quali patologie colpiscono le unghie?
I disturbi e le malattie che colpiscono le unghie sono molteplici e possono provocare alterazioni sia della struttura, sia del colore, sia della funzionalità ungueale. In condizioni fisiologiche, le principali alterazioni che si possono manifestare nelle unghie sono solitamente legate ai normali processi d’invecchiamento.
Come avviene la crescita delle unghie?
Come accennato, la crescita delle unghie è dovuta alla proliferazione delle cellule della matrice. Queste cellule sono disposte in maniera inclinata, per far sì che l’unghia cresca soprattutto in lunghezza e non in spessore. In condizioni normali la crescita è compresa tra 0,1 e 1 mm/die.
Qual è la potenza delle lampade per unghie?
– La potenza delle lampade per unghie si misura in WATT: per le lampade UV tradizionali si passa da un minimo di 9 watt (1 solo bulbo) ad un massimo di 36 watt (4 bulbi); per le lampade LED si va da un minimo di 9 watt (l’equivalente di una lampada tradizionale da 36 watt)
Cosa è la lamina ungueale?
La lamina ungueale è la parte più evidente dell’unghia ed è formata da più strati cementati di corneociti, ripieni di fibre di cheratina immerse in una matrice amorfa. Si tratta di cellule morte, la cui durezza e resistenza sono dovute proprio alla presenza di cheratina.