Sommario
Come si curano gli speroni?
Il trattamento di solito si basa sull’utilizzo di plantari ortopedici per scaricare la tensione del tallone, di stecche notturne, agopuntura, esercizi di stiramento o infiltrazioni di farmaci antinfiammatori, che sono efficaci nell’eliminare o ridurre il dolore.
Come risolvere lo sperone calcaneare?
Il trattamento di prima linea può prevedere l’assunzione di FANS, l’esecuzione di esercizi di stretching e l’uso di tutori. Nei casi più gravi, può essere utile la terapia fisica (tecarterapia, massaggi, ultrasuoni e laser), eventualmente associata alle infiltrazioni di antinfiammatori.
Chi cura Lo sperone calcaneare?
Il medico Ortopedico può scegliere di trattare la spina calcaneare, mediante Infiltrazioni. Tale pratica è assolutamente valida se coadiuvata dal trattamento fisioterapico, come detto già precedentemente che permette di andare a lavorare sulle cause scatenanti.
Dove vengono gli speroni?
Lo sperone calcaneare è un’estensione ossea del tallone (calcagno), l’osso più grande del piede. Questo è in gran parte il risultato di un sovraccarico, ad esempio legato a un forte sovrappeso o al tipo di professione svolta, che costringe a stare a lungo in piedi o a camminare per molto tempo.
Quando operare lo sperone calcaneare?
Il trattamento chirurgico per lo sperone calcaneare è particolarmente indicato in quei pazienti che, a causa del forte dolore, hanno perso la piena funzionalità del piede, eventualmente in seguito di degenerazione del tendine, o comunque laddove le terapie conservative non abbiano dato i frutti sperati.
Quando fa male la spina calcaneare?
La manifestazione principale della spina calcaneare è il dolore al tallone: si tratta di un dolore pungente, acuto, sovente descritto come una “fitta”. Si presenta al mattino durante i primi movimenti, in seguito all’improvviso allungamento della fascia plantare, e si attenua durante il corso della giornata.
Quanto dura la spina calcaneare?
La terapia iniziale è dunque, lo stretching del polpaccio, che se eseguito con costanza, nella maggior parte dei casi, porta a una completa remissione della sintomatologia nel giro di 2-3 mesi.