Sommario
Come evitare la rimozione della zecca?
durante la rimozione bisogna prestare la massima attenzione a non schiacciare il corpo della zecca, per evitare il rigurgito che aumenterebbe la possibilità di trasmissione di agenti patogeni; disinfettare la cute prima e dopo la rimozione della zecca con un disinfettante non colorato.
Quali sono le zecche dure?
Le zecche sono diffuse in tutto il mondo e se ne conoscono circa 900 specie raggruppate in tre famiglie, di cui le principali sono le Ixodidae (zecche dure) e le Argasidae (zecche molli). Le zecche dure hanno un caratteristico scudo dorsale chitinoso e comprendono 5 generi: Ixodes, Hyalomma, Rhipicephalus, Dermacentor, Haemaphysalis.
Quali sono i sintomi della puntura di zecca?
La puntura di zecca è un disturbo non pericoloso, ma insidioso per l’uomo perché può scatenare numerose malattie infettive. Quasi sempre è asintomatico, ma in alcuni casi possono manifestarsi sintomi quali arrossamento del punto in cui è avvenuta la puntura, gonfiore nel punto in cui si è stati morsi, prurito, eritema, reazione allergica.
Come si cura il morso di zecca?
La patologia si cura mediante somministrazione di antibiotici della classe dei macrolidi (claritromicina) o tetracicline (doxiciclina). Cosa fare in caso di puntura? Se si è vittime del morso di zecca è necessario rimuovere l’insetto dalla pelle seguendo un’apposita procedura.
Come disinfettare la cute dopo la rimozione della zecca?
disinfettare la cute prima e dopo la rimozione della zecca con un disinfettante non colorato. Dopo l’estrazione della zecca sono indicate la disinfezione della zona (evitando i disinfettanti che colorano la cute, come la tintura di iodio) evitare di toccare a mani nude la zecca nel tentativo di rimuoverla, le mani devono essere protette
Come si può rimuovere la zecca con un movimento rotatorio?
la zecca deve essere afferrata con una pinzetta a punte sottili, il più possibile vicino alla superficie della pelle, e rimossa tirando dolcemente cercando di imprimere un leggero movimento di rotazione. Attualmente si possono trovare in commercio degli specifici estrattori che permettono di rimuovere la zecca con un movimento rotatorio
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le zecche della famiglia delle zecche dure o Ixodidae sono le più pericolose per l’uomo in quanto sono animali vettore, ovvero quando pungono un soggetto trasmettono agenti patogeni quali parassiti, batteri o virus, responsabili di diverse patologie.
Quali sono le malattie trasmesse dalle zecche?
Malattie trasmesse dalle zecche. Gli Ixodidi sono in grado di trasmettere all’uomo numerose e differenti patologie: la borreliosi di Lyme, l’ehrlichiosi, le febbri bottonose da rickettsiae, la tularemia, la febbre Q, la babesiosi e l’encefalite virale.
Quali specie animali possono parassitare le zecche?
In genere le zecche non sono molto selettive nella scelta dell’organismo da parassitare, ma possono scegliere diverse specie animali dai cani ai cervi, agli scoiattoli fino all’uomo; le stesse specie che si nutrono su grandi mammiferi possono parassitare anche gli uccelli quando sono nello stadio di larva e ninfa.
Quando si stacca la zecca?
Di solito, quando si stacca la zecca, si stacca anche un po’ della tua pelle, proprio come avviene quando strappi un pelo. Se parte della bocca rimane nella pelle, cerca di toglierla con le pinzette. Se è troppo in profondità, aspetta che il morso guarisca e controlla la zona periodicamente alla ricerca di sintomi di infezione. 4
Si ricordano principalmente quattro malattie trasmesse dalle zecche: la più nota è sicuramente la malattia di Lyme (a cui è dedicato un intero articolo), ma non vanno dimenticate certo l’ehrlichiosi, la TBE (meningoencefalite da zecche) e la febbre bottonosa. Malattia di Lyme: causata dal battere Borrelia burgdorferi, che infetta le zecche.
Qual è il trattamento antibiotico dopo la puntura di zecca?
Il trattamento antibiotico profilattico dopo puntura di zecca non è universalmente raccomandato. In generale, si può affermare che un trattamento con una tetraciclina (ad esempio dossiciclina o minociclina come nel suo caso) per 3-5 giorni dopo la puntura può essere una adeguata profilassi. Cordiali saluti dott.